INIZIA LA RICONSEGNA DEI BENI TROVATI TRA LE MACERIE

Sono rimasti sepolti anche diversi mesi sotto le macerie dei palazzi crollati sotto la furia del terremoto del 2009 prima di essere ritrovati, catalogati e messi al sicuro.

Finalmente, dopo quasi quattro anni da quel terribile 6 aprile, i beni rinvenuti nei crolli dai vigili del fuoco e della forze di polizia potranno tornare ai loro legittimi proprietari.

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede del Comune dell’Aquila a Villa Gioia, l’assessore alle Opere pubbliche Alfredo Moroni e il dirigente del sevizio Avvocatura Domenico De Nardis, hanno illustrato le varie fasi programmate per la richiesta e la riconsegna degli oggetti, contenute nell’avviso pubblico consultabile da ieri sull’albo pretorio dell’ente.

C’è di tutto negli scatoloni in cui, dopo la catalogazione e la ripartizione a seconda del luogo del rinvenimento, questi oggetti sono tuttora custoditi, all’interno di un magazzino di proprietà del Comune: accanto a cose che hanno un importante valore economico ci sono anche foto, occhiali, semplici penne e altri numerosissimi piccoli beni che in alcuni casi appartenevano a persone scomparse quella notte e che ora possiedono un inestimabile valore affettivo per i loro cari.

“Abbiamo voluto attendere il termine della fase emergenziale - ha spiegato Moroni - per evitare che nella riconsegna ci fossero errori di attribuzione. Questo ci è sembrato il momento più adatto per iniziare la restituzione”.

La procedura è stata affidata alla Polizia municipale che, insieme al Settore ricostruzione pubblica e l’Avvocatura, si occuperà di gestire la riconsegna, divisa in tre fasi.

Nella prima, che va dal 17 dicembre al 14 gennaio dell’anno prossimo, chiunque abbia perso oggetti nel crollo di un edificio può presentare un’autodichiarazione il più dettagliata possibile da presentare negli uffici della Polizia municipale in via Alcide de Gasperi 11.

I beni verranno ricercati nel magazzino dove sono custoditi e restituiti ai proprietari.

Questa fase terminerà il 28 febbraio, mentre dal 4 marzo gli oggetti verranno esposti nella sede del Settore Ambiente in via Aldo Moro. “In questo modo le persone potranno vedere con i loro occhi gli oggetti recuperati per poter identificare quelli di proprietà e fare richiesta per la restituzione”, ha spiegato ancora Moroni.

Gli oggetti che non verranno reclamati neanche in questa occasione, saranno fotografati e dal 6 maggio inseriti sul sito del Comune dell’Aquila.

Per tutti quei beni rimasti orfani di un proprietario, si aprono diverse ipotesi.

“La legge - ha spiegato ad AbruzzoWeb il comandante dei vigili urbani, Eugenio Vendrame - prevede che se un oggetto non viene reclamato entro un anno da quando viene pubblicato l’avviso, il bene diviene di proprietà di chi lo ha ritrovato, quindi del vigile del fuoco o di chiunque altro lo abbia materialmente estratto dalle macerie”.


 



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