DOMENICA CON NEVE E SOLE A CAMPO IMPERATORE, VERIFICHE USTIF IL 27

Luci spente a Natale sul Gran Sasso. La stazione sciistica degli aquilani resta chiusa. Si attende il 27 dicembre per un nuovo sopralluogo dell'Ustif, che potrebbe dare il via libera alla seggiovia delle Fontari. Il sindaco Massimo Cialente ieri mattina sperava di vedere i tecnici dell'ufficio speciale del ministero al lavoro, dopo l'ennesimo rinvio di due giorni fa a causa della bufera di neve e vento che ha spazzato Campo Imperatore. Ma nessuno è salito. Tutto rimandato a dopo Santo Stefano, con gli operatori che si apprestano a far partire una maxi azione legale contro il Centro turistico e il Comune. «Una vera maledizione quelle raffiche di vento a 130 chilometri all'ora», dice rammaricato il sindaco, «che sabato hanno impedito il collaudo dell'impianto. Alle Fontari è tutto a posto, manca solo il controllo finale. Chi dice il contrario, paventando ulteriori problemi tecnici, non fa altro che esasperare il clima di sabotaggio che si respira all'interno del Ctgs, come già accaduto lo scorso anno con i lavori alla funivia». Cialente annuncia poi che chi ha acquistato l'abbonamento stagionale per Campo Imperatore, nei prossimi giorni potrà usufruire di sconti nelle altre due stazioni invernali aquilane, dove si scia già da tempo e dove si prevede il tutto esaurito per le feste natalizie, complici anche le buone previsioni meteo. Tutt'altra musica sul Gran Sasso, con gli operatori turistici ormai sul piede di guerra. «Per noi la stagione è andata», tuona Ada Fiordigigli, vicepresidente dell'associazione Gran Sasso 360, «e temiamo che gli impianti quest'anno non entreranno proprio in funzione. Da queste parti il sentore è che alla seggiovia delle Fontari ci siano problemi seri. Quindi non capiamo perchè il Comune continui a prendere in giro noi e gli aquilani, annunciando sopralluoghi che poi si rivelano delle bufale. Adesso basta». Gli operatori delle strutture ricettive, rimaste desolatamente vuote, subito dopo Natale avvieranno le azioni legali per il danno subìto. «Siamo arrivati alla fine», sottolinea Fiordigigli, «e chi ha sbagliato, cioè gli attuali amministratori, se ne devono andare a casa. Al di là dell'enorme danno che paghiamo noi operatori, questa situazione sta creando un danno anche all'erario delle casse del Comune, che scontano tutti gli aquilani. Chi ci governa ha svilito il valore di un bene pubblico, a questo punto non ci interessano neanche le scuse, vadano via». Sulla vicenda Gran Sasso nei giorni scorsi si è registrata anche una dura presa di posizione dei consiglieri comunali dell'opposizione Angelo Mancini, Vincenzo Vittorini e Ettore Di Cesare che, sposando la causa degli albergatori, hanno interrotto bruscamente i lavori della conferenza sul turismo organizzata dal Comune. Per giovedì 27 dicembre è fissata anche l'assemblea del Ctgs, convocata dai revisori dei conti per ratificare il nuovo Cda dell'azienda indicato da Cialente. 



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