Gran Sasso, si parte...forse... Roberto Santini:"azioni di protesta al di fuori dalla politica&

Questa mattina alle 8 dovevano entrare in funzione gli impianti di risalita del Gran Sasso, ma una protesta degli operai che non hanno ancora ricevuto la tredicesima, ha fatto partire la prima funivia (quella degli operai) alle 8:00 invece che alle 7:00. Sono state montate le seggiole sulla seggiovia delle Fontari, ma nel frattempo il vento che inizialmente era debole, è aumentato, e la seggiovia è rimasta ferma. Alle 10:00 grazie alla diminuzione del vento, gli impianti sono stati aperti. Una prescrizione dell'USTIF, non consente il funzionamento della seggiovia se il vento supera i 40 Km/h.  L’Ustif ieri ha dato il via libera alla seggiovia delle Fontari e da oggi la stazione di Campo Imperatore può finalmente aprire. Con due settimane di ritardo sulla tabella di marcia, e un lungo strascico polemico, parte la stagione bianca 2012-2013. Sfumato il pienone sulle piste a Natale, si spera di recuperare per Capodanno. Lo sperano gli operatori turistici e i tanti sciatori e appassionati della montagna aquilana che hanno sottoscritto gli abbonamenti stagionali. Ieri mattina, dunque, mentre la città era avvolta da una fitta nebbia, in alta quota splendeva il sole e i tecnici dell’ufficio speciale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono riusciti a portare a termine il collaudo della vecchia seggiovia delle Fontari, che nei piani futuri del Centro Turistico del Gran Sasso dovrà presto essere sostituita. «L'impianto era pronto dal 17 dicembre», commenta il sindaco Massimo Cialente, «e abbiamo perso 12 giorni a causa prima di un’avventata relazione tecnica presentata all’Ustif e poi della bufera di vento in occasione del secondo sopralluogo. La seggiovia era comunque a posto e quindi ora finalmente parte la stagione invernale, anche se col rammarico di aver saltato il Natale». Ad annunciare l'apertura delle piste anche il neo-presidente del Ctgs Umberto Beomonte Zobel, subentrato all’avvocato genovese Alessandro Comola sfiduciato dal sindaco ma che non sembra voler lasciare l’incarico tanto che ha chiesto, tramite telegramma, la convocazione dell’assemblea dei soci. Intanto, dopo le aspre polemiche dei giorni scorsi, culminate con la richiesta di dimissioni di Cialente e la volontà di avviare un’azione legale nei confronti di Comune e Centro turistico, gli operatori del Gran Sasso, penalizzati dal ritardo accumulato, si tirano fuori da quelle che definiscono «strumentalizzazioni e accostamenti politici». A chiarirlo è il presidente dell’associazione Gran Sasso 360 Roberto Santini. «Le azioni che stiamo conducendo nell’interesse di operatori turistici e cittadini in merito alle note vicende degli impianti di Campo Imperatore», dice Santini, «sono da ritenersi al di fuori di ogni appartenenza politica o partitica, come previsto dallo statuto della stessa associazione. Il sostegno che tanti, come cittadini aquilani e non, stanno portando all'associazione, non può e non deve mai essere inteso come uno schieramento politico che in seno all’associazione non c’è mai stato, e non ci sarà mai. Pertanto sono e saranno sempre gradite le manifestazioni di sostegno da parte di chiunque, ma non si tollererà, da parte di politici e organi di informazione, neanche l’insinuazione di un’appartenenza partitica o politica che, dev’essere molto chiaro, non potrà mai esserci. La Gran Sasso 360 si confronterà quindi con politici e amministratori, come ha sempre fatto, solo e unicamente sulla base di soluzioni e progetti relativi alle problematiche di nostro interesse».

 



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