Il consigliere comunale Mancini attacca la giunta sul Centro turistico

Nonostante l’annunciata apertura della stazione sciistica di Campo Imperatore non si placa la polemica politica. A intervenire è il consigliere comunale Idv-L’Aquila Oggi Angelo Mancini. «La fallimentare gestione del Centro turistico, che ha provocato danni incalcolabili agli operatori e ha fatto salire il debito della società a 6 milioni 800mila euro, è la punta di un iceberg», sottolinea Mancini, «rispetto ai rapporti dissennati tra l’amministrazione e le società partecipate». Mancini parla ad ampio raggio delle ex- municipalizzate. «L’azienda farmaceutica municipale, che gestisce le farmacie comunali, i servizi cimiteriali e il servizio pedagogico didattico, è creditrice nei confronti del Comune di 3 milioni, derivanti dai corrispettivi che l’ente non ha trasferito alla società per i servizi erogati. Dall’1 gennaio la gestione dei servizi cimiteriali tornerà all’ente comunale che, tuttavia, si servirà di una cooperativa esterna per un costo di 180mila euro più Iva. È necessario quindi che il Comune riconosca subito il debito di 3 milioni nei confronti dell’Afm, trasferisca i sette operai con cessione dei contratti, ricollochi in tempi rapidi la farmacia di Santanza e riveda il contratto con l’Afm, trasferendo 30mila euro l’anno in più alla società, ai fini di trasformare il contratto delle 10 insegnanti in rapporto di lavoro della durata di 12 mesi, per complessive 24 ore settimanali, così come prevedeva il bando di concorso, mai rispettato dal Comune». Sulla vicenda Gran Sasso dice la sua anche il deputato Udc Pierluigi Mantini: «Forse gli impianti riapriranno, ma restano l’amarezza, la delusione degli aquilani e i danni provocati al turismo e all’economia locale. Il messaggio che si è diffuso in Italia sulla stazione del Gran Sasso parla di inefficienza, di impreparazione. Non amo le polemiche e colgo l’occasione per fare gli auguri per un anno migliore a tutti gli aquilani, ma l’inefficienza domina tutta la ricostruzione. Anche il ministro Barca», conclude Mantini, «è stato deludente sulla gestione del modello del contributo diretto e sui contributi Inps e Inail».

 



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