Inquinamento a san Gregorio, Indagati Cialente e Di Benedetto

Ancora un presunto caso di inquinamento è costato al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, un avviso di garanzia. Nelle scorse settimane la procura della Repubblica dell’Aquila, al termine delle indagini preliminari, ha notificato al primo cittadino e al legale rappresentante della società Gran Sasso Acqua spa, Americo Di Benedetto, un avviso di garanzia. Secondo le indagini portate avanti dal corpo Forestale dello Stato, «in concorso tra loro il primo in qualità di sindaco dell’Aquila e il secondo quale responsabile dell’ente gestore della rete fognaria comunale, smaltivano una notevole quantità di reflui fognari tramite lo sversamento sul piano di campagna da una stazione di sollevamento in località San Gregorio». Un problema quello della rete fognaria a San Gregorio molto sentito dai residenti che in più occasioni avevano denunciato pubblicamente lo stato di abbandono della zona e il cattivo funzionamento della rete fognaria. Ora i due indagati, assistiti dagli avvocati Ernesto e Massimiliano Venta, hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria che sta conducendo l’indagine, per presentare memorie difensive oppure tra le altre ipotesi, quella di chiedere ulteriori indagini suppletive.
Il capitolo inquinamento a San Gregorio non è il primo grattacapo per il sindaco Massimo Cialente. Infatti nel mese di luglio di quest’anno sempre la Procura aquilana aveva chiuso (a carico degli stessi indagati) un’altra indagine per un fatto analogo. Nel mirino era finito lo scarico di liquami nella frazione di Aragno in una fossa di proprietà comunale carente di manutenzione che sono stati sversati in maniera continuativa nel sottosuolo provenendo dalla rete fognaria comunale. Tra le contestazioni avanzate dalla procura della Repubblica dell’Aquila, anche l’avere omesso di provvedere a che il sistema di raccolta fosse perfettamente funzionante.


 



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