Gli Errori Del Sindaco Cialente

Pubblichiamo una lettera che Gianni Giacobbe (nella foto) ha inviato al quotidiano Il Centro: «A quasi due anni dall’insediamento del sindaco Massimo Cialente, si chiede che cosa stia facendo l’amministrazione comunale in merito ad alcuni aspetti di rilievo della realtà Aquilana. Ad esempio riguardo il Centro Turistico del Gran Sasso si nota che il finanziamento di 3 milioni di euro per l’impianto di Montecristo, ottenuto dalla Regione e legato alla chiusura dei lavori entro il 2009, verrà perso perché i lavori non sono terminati in tempo e quindi le risorse destinate in origine al nostro territorio saranno destinate verso altre stazioni sciistiche. Non solo, anche il proposito del Sindaco, da me condiviso due anni fa come candidato al consiglio comunale, di realizzare un piano di sviluppo del Gran Sasso mediante lo strumento urbanistico del Piano d’Area (dispositivo in grado di garantire alla città di L’Aquila le potenzialità di un turismo invernale forte di almeno 10.000-15.000 presenze) non ha avuto alcun esito concreto. A fronte di queste mancanze, il Sindaco e il direttore generale, da lui nominato (come da accordi politici), non possono nascondere le proprie responsabilità nel non essere riusciti a predisporre un bando di gara per privatizzare l’azienda Centro Turistico del Gran Sasso, adducendo il ritardo nella mancata firma dei dirigenti preposti (dalla proposta in Giunta è passato quasi un anno). Il Sindaco non ha nemmeno provveduto a rinominare un nuovo consiglio di amministrazione, limitandosi a riconfermare quello già scelto dall’amministrazione precedente. Per giustificare la sua incomprensibile inazione in relazione a tale aspetto, il Sindaco non può limitarsi a sostenere che la sua amministrazione ha provveduto a dare un contributo straordinario per la riapertura della stagione sciistica, poiché tale iniziativa non è nuova (è già stata fatta anche in passato) e rappresenta solo una misura tampone e non una soluzione stabile e di lungo periodo. Anche riguardo il dibattito e le procedure per il rinnovo della Presidenza del Parco Gran Sasso e Monti della Laga, commissariato da oltre due anni a prescindere dagli schieramenti politici, il Comune dell’Aquila ha brillato per la sua assenza. Svolgere un ruolo attivo in tale scelta non richiede alcun contributo economico: «la mancanza di risorse finanziarie» espressione spesso usata dal Sindaco per giustificare la sua mancanza di iniziative, non può essere invocata a coprire una incapacità di reale protagonismo politico in grado di far sentire il suo peso per il benessere del territorio e il bene comune della popolazione residente. L’assenza di partecipazione in scelte così cruciali contraddice anche la tipica affermazione del sindaco del Comune dell’Aquila come città territorio, in grado di coordinare e mettere a sistema in un disegno comune che vada al di là delle divisioni comunali, le realtà limitrofe da Campotosto a Capestrano, da Montereale a Calascio. Non solo, tale mancanza di protagonismo offende anche i piccoli comuni del territorio che avevano dato fiducia a tali concetti, espressi dal Sindaco Cialente solo in campagna elettorale e mai messi in pratica nella gestione giorno per giorno del territorio. Caro Sindaco, non si nasconda lanciando il sasso e poi ritirando la mano come è solito fare. Sono ormai quindici anni che ha deciso di dedicarsi alla politica attiva, prima come consigliere comunale, poi come parlamentare della Repubblica, consigliere della Provincia dell’Aquila e infine come Sindaco di questa città. Quali sono i risultati che ha conseguito? Lei è troppo lontano dal territorio, la sua presenza non si avverte e anzi pare sempre più distante dalle reali esigenze delle persone e dei cittadini comunali. Non si limiti a operare rimpasti di Giunta con uomini già compromessi con precedenti esperienze politiche poco edificanti e appartenenti ad altre stagioni ormai da dimenticare. Forse è meglio la strada delle dimissioni»._________Gianni Giacobbe



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