Santuario di Roio, il restauro finanziato dalla Liguria

 Il seicentesco Santuario di Santa Maria della Croce a Roio, meta di pellegrinaggio anche di Papa Giovanni Paolo II, danneggiato dal sisma che ha colpito l’Aquila nel 2009, tornerà a splendere grazie alla generosa donazione di un milione e mezzo di euro in tre anni della Regione Liguria. Ma in Abruzzo sono in arrivo anche 523 milioni di euro stanziati dal Ministero dei Beni Culturali per un piano complessivo di interventi di restauro che tra il 2013 e il 2021 interesserà 500 monumenti danneggiati dal terremoto. Ad annunciarlo è stato il Ministro Lorenzo Ornaghi con i presidenti delle Regioni Abruzzo e Liguria, Giovanni Chiodi e Claudio Burlando, presentando il protocollo d’intesa e il progetto preliminare di restauro per Santa Maria della Croce. Il piano del Mibac, assicura Ornaghi, partirà subito. «Il 21 dicembre scorso – dice – una delibera del Cipe ha finalizzato tutta la prima annualità: 70 milioni di euro per i primi 26 monumenti a partire dal Forte spagnolo. Speriamo che il governo che verrà dopo di noi prosegua su questa strada. Intanto in corso di restauro ci sono già 16 monumenti e oltre 10 milioni di euro di investimenti». Quanto alla «donazione della Liguria – aggiunge – è un gesto significativo che dà speranza non solo nella capacità di tenuta della nostra società ma anche delle istituzioni, perché è molto concretamente espressione di solidarietà. Anche l’impegno promesso per il tempo dello stanziamento è davvero non solo un gesto di generosità ma di fraternità». «Se questo paese – ha detto il presidente Burlando – riuscisse a fare nei momenti ordinari quello che fa nei momenti straordinari, potrebbe tornare a essere un grande paese». La donazione ligure va oggi a sommarsi ai «38 milioni di euro già arrivati da enti e governi stranieri», racconta Chiodi, che tra i più generosi indica il governo del Kazakistan, quello russo (7 milioni e 100 mila euro tra Palazzo Ardinghelli e San Gregorio Magno) e quello francese (3 milioni e 250 mila euro per Santa Maria del suffragio), insieme alla Germania per Onna e all’italiana Eni, con 10 milioni di euro per Collemaggio.

 



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