Progetto Piazza Duomo i dubbi dell’Archeoclub vanno coinvolti gli esperti

Dubbi sul centro commerciale sotterraneo in piazza Duomo. Li esprime l’Archeoclub, attraverso la presidente Maria Rita Acone. Si tratta, spiega, di «un progetto di rilevante costo economico e di grande impatto sul luogo simbolico per eccellenza della città: un project financing volto alla realizzazione di un centro commerciale sotterraneo con annesso parcheggio da 500 posti auto. Pur in assenza, al momento, di sufficienti elementi conoscitivi utili a esprimere pareri meditati e definitivi, sono indispensabili alcune riflessioni. La decisione sull’accoglimento o meno del progetto non potrà prescindere da un reale e concreto coinvolgimento dei tanti portatori di interesse e di tutti i cittadini, che non dovrà basarsi unicamente su assemblee pubbliche, ma su percorsi partecipativi scientificamente definiti che dovranno permettere un’analisi di tutti gli aspetti attuali e futuri legati al progetto. In primo luogo, ovviamente, l’impatto su una piazza che rappresenta con la sua attuale forma la città stessa, ma anche gli aspetti economici e le possibilità di un concreto utilizzo dell'opera. È utile valutare se in una città così provata possa esistere anche un rifiuto psicologico delle persone a “passeggiare“ sotto terra e se sia effettivamente “moderno“ dal punto di vista urbanistico creare spazi sotterranei come accadeva negli anni Sessanta del ’900. La necessità di eliminare le auto dalla piazza è certamente un’esigenza prioritaria, ma bisognerà considerare anche le modalità di accesso al parcheggio che potrebbero creare un afflusso di auto che renderebbe difficile l’effettiva pedonalizzazione del centro storico come già programmata nel piano di mobilità del Comune, che andrebbe quantomeno rivisto dato che una specifica analisi dei flussi di auto e delle necessità di parcheggio aveva condotto a soluzioni diverse. È superfluo affermare la necessità di stimare la compatibilità dell’opera con il rischio sismico». Per l’Archeoclub occorre «un preliminare studio dell’area da effettuare con tutte le tecniche a disposizione dell’archeologia, scienza complessa che sarà in grado di dare risposte ai quesiti ancora aperti sulla storia della città. La piazza, in particolare, potrebbe riservare delle sorprese: si tratta di uno spazio particolarmente ampio, da sempre dedicato ai commerci, situato in una posizione strategica tra i due contadi, mai costruito, mai considerato parte di uno dei quarti in cui la città era ed è divisa. È come se la città fosse stata edificata intorno a qualcosa che preesisteva: un semplice recinto difensivo per villaggi circostanti o, andando molto più indietro nel tempo, il Foro di Priferno? Di questa città è nota l'esistenza, ma non la localizzazione a differenza di tutte le altre città di epoca romana conosciute e ciò dovrebbe far riflettere. Forse non è stata trovata perché al di sopra è sorta un’altra città? Questa è solo un’ipotesi che andrebbe verificata»

 



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