RICORDANDO DON GALLO

- DI Francesco Di Giandomenico - Don Gallo, sono passate poco più di ventiquattr'ore dalla tua partenza...io ti penso mentre cammini nella luce, gli angeli, i santi e anche i diavoli ti salutano e si specchiano a te. La tua cara mamma ti avrà già abbracciato e il tuo caro papà, il tuo prezioso fratello partigiano ti avranno già salutato e baciato, Gesù ti avrà sicuramente detto di dargli una mano anche lassù, come facevi qui...
Ti ho conosciuto solo un'oretta in quel giorno di giugno di un anno fa, ma per me rimarrai sempre un esempio di vita vera! Se mi senti, ricordati che ti voglio bene! Tu eri contento di aver incontrato un giovane aquilano terremotato, di nome Francesco, perché ti ricordava tuo nonno che si chiamava come me. Me lo hai detto tu. quel giorno. E poi alla fine, come un fiocco su un bel regalo, mi hai abbracciato così fraternamente che ancora custodisco quel calore. Sei stato un gioiello per me, hai cominciato a colorare la mia vita, non mi hai chiuso la porta in faccia ma mi hai accolto sin da subito perché volevi aiutarmi. Io ti aspetto...perché no? In qualche sogno, in qualche terra, ci rivedremo, sono sicuro! Guidami e dammi la forza, la stessa che tu avevi con i tuoi ragazzi, con i tuoi "drogati", con le tue "puttane", con i tuoi "ultimi"... con tutti.



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