OPEN DAY, IMPARARE E SPERIMENTARE LA FISICA IN MODO DIVERTENTE AI LABORATORI DEL GRAN SASSO

In una giornata non di certo primaverile, sono state davvero tante le  sorprese e le novità ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso in occasione della decima edizione  dell'Open Day.
Infatti, nonostante il termometro non sia andato oltre i 14° C, con delle minime attorno ai 4-5 °C, numerosi bambini e ragazzi hanno preso parte alla manifestazione, partecipando attivamente ai vari eventi in programma: un modo davvero divertente per avvicinarsi al mondo della scienza.
Le attività della giornata hanno avuto inizio con la premiazione del concorso "Anch'io scienziato.." a cui quest’anno hanno partecipato circa 1200 studenti delle scuole di ogni ordine e grado dell’Abruzzo. Nell'auditorium gremito di scolaresche, circa 80 piccoli ma significativi progetti scientifici sono stati premiati dal Direttore dei Laboratori del Gran Sasso, prof. Stefano Ragazzi.

Gli episodi più curiosi della vita di Newton e Einstein sono stati argomento di conferenze e spettacoli che hanno catturato l'attenzione di grandi e piccini presso la sede esterna dei laboratori. I visitatori nei laboratori sotterranei sono stato guidati alla scoperta dei numerosi esperimenti in funzione dai ricercatori dei Laboratori del Gran Sasso.
Nello stand della Facoltà di Scienze, docenti di varie discipline hanno illustrato con piccoli esperimenti le meraviglie della scienza. Molto apprezzato lo stand dell’evento: “Fisica all'aperto”, incontro con i professori dell’AIF (associazione per l’Insegnamento della fisica) e studenti per imparare e sperimentare la fisica in modo divertente, un appuntamento canonico dell'Open Day.
Una citazione a parte la merita senz'altro il “Planetario”, molto più grande rispetto alle passate edizioni, che ha attratto ed affascinato centinaia di visitatori allo studio ed alla scoperta dei misteri della volta celeste.
Una mostra fotografica è stata allestita all’esterno della “Sala E. Fermi”,  a cura di Enrico Sacchetti - un fotografo scientifico in viaggio nel mondo "impercettibile ed inafferrabile" delle particelle subnucleari- in evidenza lo straordinario collegamento tra il CERN e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, un naturale link tra due struttire leaders nel progresso  e nella conoscenza nella fisica moderna: il CERN è il più grande laboratorio di fisica delle particelle del mondo, il Gran Sasso detiene il primato per quello che riguarda la fisica "astroparticellare".

Reduce dal grande successo riscosso al Festival della Scienza di Mosca è arrivato al Gran Sasso lo "spettacolo che ti manda in orbita": razzi ad acqua e/o a gas sono stati i protagonisti di uno show nel quale è stata spiegata la fisica che permette di vincere la forza di gravità, di staccare i piedi da terra e partire per un viaggio nello spazio alla scoperta di nuovi pianeti.
Rompicapi matematici, enigmi scientifici e piccoli esperimenti con oggetti di uso comune si sono susseguiti per l’intera giornata, mettendo alla prova grandi e piccini. In particolare, gli autori degli spettacoli hanno catalizzato l'attenzione dei visitatori spiegando loro perché le cose galleggiano, quanto spinge l’aria che sta intorno a noi e come riusciamo a mantenere l’equilibrio anche in condizioni precarie.
Molto apprezzate le visite guidate sia al laboratorio di Meccanica ed al telescopio di raggi cosmici, visite scientifiche gestite rispettivamente da Donato Orlandi e Bruno Romualdi per l'attività "meccanica" e da Attanasio Candela ed Adriano Di Giovanni per il rivelatore di raggi cosmici.
Alla sua prima esperienza dell’Open Day in qualità di Direttore dei LNGS, il prof. Stefano Ragazzi si è detto pienamente soddisfatto dell’evento e, nel dare appuntamento alla prossima edizione, ha ringraziato i suoi collaboratori, con un'attenzione particolare nei confronti della dott.ssa Roberta Antolini, coordinatrice dell’evento.


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