Minacciò un frate di Santa Chiara giovane ai domiciliari

Finisce agli arresti domiciliari I.P., aquilano, 36 anni, che nell’aprile 2007 aveva minacciato di morte il frate vicario del convento di Santa Chiara, annunciando anche di voler far esplodere l’edificio sacro. La furia dell’uomo, secondo l'accusa, era stata causata dal rifiuto di soldi da parte del religioso. L’intervento della polizia non aveva calmato il soggetto che aveva aggredito verbalmente gli agenti, tanto da essere anche denunciato per minacce, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Un grave episodio, per il quale l’uomo è stato condannato, con sentenza definitiva in Corte d’Appello, del 6 dicembre 2011 a 1 anno e 1 mese di reclusione, ordine di esecuzione sospeso il 25 febbraio 2012. La successiva richiesta, fatta dal suo legale, di espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare è stata accolta dal Tribunale di Sorveglianza che ha emesso lo scorso 28 maggio la misura alternativa alla detenzione. Non era la prima aggressione a un frate per l’uomo, che ha precedenti per reati contro la persona, contro la pubblica amministrazione, ma anche danneggiamenti, minacce, e atti osceni in luogo pubblico. Infatti nel marzo 2002, insieme al fratello aveva aggredito fisicamente con calci e spinte il parroco della parrocchia di San Pio X, dando poi in escandescenze.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo