Porta la benzina e minaccia di darsi fuoco in Comune

Fa la fila negli uffici del Comune, si presenta davanti al capo di gabinetto del sindaco, tira fuori una bottiglia di benzina e si dice pronto a darsi fuoco se non troverà ascolto per i suoi problemi. Un battesimo del fuoco mica da ridere per Mauro Marchetti, che si è insediato da pochi giorni nell’ufficio occupato negli ultimi 6 anni da Pierpaolo Pietrucci e si è subito trovare a fronteggiare una storia difficilissima. È finita bene, almeno per ora. Dopo il suo annuncio l’uomo ha ottenuto ascolto e ha evitato gesti inconsulti o minacce, tanto che non sono state avvertite nemmeno le forze dell’ordine. Ma è una scena che, in chi lavora da più tempo nella sede comunale di Villa Gioia e financo nello stesso primo cittadino, non desta più nemmeno tanto stupore: «All’Aquila ormai è così, vengono e minacciano di darsi fuoco o gettarsi dalla finestra», sospira Massimo Cialente. «Non si può neanche dire che abbia tentato di darsi fuoco, mi ha solo fatto vedere quella bottiglia di vetro - racconta Marchetti - Era un uomo di mezza età, disoccupato e che affronta una crisi personale e un disagio sociale forte».
Il giovane capo di gabinetto, 34 anni, spiega di non aver chiamato carabinieri o polizia «perché non ce n’era bisogno. Abbiamo parlato, mi ha esposto il suo problema - afferma - l’ho capito e cercherò di trovare soluzione con gli uffici comunali, per quanto possibile». Marchetti è arrivato da poco ma è già conscio dell’aria triste che tira. «Il Comune è diventato l’ultima spiaggia per affrontare e cercare di risolvere i disagi sociali - conclude - All’Aquila ormai troppa gente è colpita dalla perdita di posti di lavoro, dalla crisi perfino del settore edilizio e dalla cassa integrazione».


 



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