Tentato furto fotovoltaico l'allarme lanciato dall'IVRI

- Sgominato il “commando” autore di numerosi furti di pannelli fotovoltaici nell’Aquilano.
Cinque uomini di nazionalità marocchina sono stati infatti arrestati nelle prime ore della mattina nella Marsica, con l’accusa di furto.
Guidati dal colonnello Savino Guarino, i carabinieri del comando provinciale hanno colto i cinque extracomunitari in flagranza di reato proprio mentre rubavano componenti di impianti fotovoltaici.
Secondo quanto si è appreso, avevano costituito una vera e propria banda specializzata nel furto delle ‘cellule’ per la produzione di energia elettrica, i cui impianti sono concentrati nelle campagne della Marsica.
Su di loro da tempo si concentravano le indagini dei carabinieri. (b.s.)
LA NOTA DEI CARABINIERI
I militari della Compagnia Carabinieri di Avezzano, impegnati in uno dei frequenti servizi di controllo del territorio finalizzato al contrasto di reati predatori, con specifico riferimento ai furti all’interno di impianti fotovoltaici, che hanno registrato - negli ultimi tempi - una certa recrudescenza, hanno sorpreso cinque cittadini extracomunitari, alcuni dei quali dimoranti nella “Piana del Sele”, in provincia di Salerno, mentre erano intenti a perpetrare un furto all’impianto fotovoltaico ubicato in località “Madonna del Pozzo” di Ortucchio.
In particolare, tre di loro, previa effrazione della recinzione, erano penetrati all’interno dell’“impianto” dove già avevano provveduto a disattivare gli impianti di videosorveglianza.
Altri due, invece, a bordo di una Fiat Punto, svolgevano le funzioni di “palo” e di “supporto”.
A un certo punto, però, i tre che stavano all’interno dell’impianto si sono precipitati all’esterno, forse disturbati da qualcosa o da qualcuno, venendo subito raccolti a bordo dell’autovettura.
Si è perciò deciso l’intervento, precludendo la fuga ai cinque da parte del dispositivo attuato con circa una quindicina di militari di tutte le Stazioni Carabinieri del comprensorio e del Nucleo Operativo e Radiomobile che avevano, già pregressamente, provveduto a cinturare la zona.
Una volta bloccati sono stati anche trovati in possesso di tronchesi utilizzate per portare a compimento l’azione criminosa.
Al termine di tutti gli accertamenti, i cinque sono stati tratti in arresto per tentato furto aggravato in concorso e rinchiusi presso la casa circondariale di Avezzano (L’Aquila) a disposizione del pubblico ministero della procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Guido Cocco, titolare del relativo procedimento penale.
Gli arrestati sono:
E.M.R di 36 anni, residente ad Eboli (Sa);
S.F. di 37 anni, domiciliato ad Eboli (Sa);
D.J. di 26 anni, senza fissa dimora;
S.M. di 25 anni, senza fissa dimora;
K.M. di 26 anni, domiciliato a San Benedetto dei Marsi.
L'ALLARME LANCIATO DALL'IVRI
L'allarme sulle persone non identificate all'interno dell'impianto era stato lanciato dalla centrale operativa degli Istituti di vigilanza riuniti d'Italia (Ivri) di Milano, che ha immediatamente attivato il personale presente sul territorio abruzzese, prima il tenente Jimmy Croce dell'Ivri di San Giovanni Teatino (Chieti), poi il tenente Cesare Di Giandomenico della centrale Ivri dell'Aquila il quale ha avvisato la pattuglia di Avezzano-Carsoli.
Una volta sul luogo del furto non è stato necessario l'intervento. Il personale IVRI infatti si è messo a disposizione degli uomini dell'Arma presenti sul posto.
"Quello della scorsa notte è l'ennesimo caso 'figlio' del protocollo d'intesa 'Mille occhi sulla città' fra il Ministero dell'Interno e le associazioni degli istituti di vigilanza privata - commenta Di Giandomenico - un segnale di quanto sia importante il rapporto di collaborazione tra forze dell'ordine e chi come noi dell'Ivri svolge anche compiti di supporto, come in questa occasione".


 



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