Gabrielli contro Sondergaard: accuse false che fanno male alla città

 « Il Governo non deve restituire proprio nulla all'Unione Europea. Lo schema è semplice: la vicenda aquilana è stata gestita sul filo della propaganda. E ora, alla politica del fare si vuol sostituire quella del malaffare. Sono accuse assolutamente risibili. Se errori ci sono stati, nella gestione dell'emergenza post-sisma all'Aquila, non riguardano certo questi temi». Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, non ci sta a veder infangato il nome della città di cui è stato prefetto, proprio nel momento più doloroso, quello della tragedia collettiva. E controbatte, punto per punto, alla relazione dell'eurodeputato danese, Soren Sondergaard, che andrà in discussione domani, alla Commissione di controllo dei bilanci Ue. «Cose dette e ridette», esordisce Gabrielli, «per le quali sono intervenute, in passato, la Commissione europea e la Corte dei conti. Quando il Dipartimento della Protezione civile ha ottenuto i soldi dall'Europa, ha firmato un regolare contratto in cui era espressamente indicata la destinazione dei fondi. Parlo del 20 novembre 2009: a settembre erano stati assegnati i primi alloggi del progetto Case. C'era assoluta consapevolezza, da parte dell'Unione Europea, dell'operazione in atto. L'Italia non deve restituire proprio nulla all'Europa: questa è un'affermazione destituita di ogni fondamento». Gabrielli sottolinea che «a dirlo è la stessa Commissione Europea. Il 25 settembre scorso l'Ue ha comunicato al Dipartimento della Protezione civile il corretto utilizzo dei fondi e la regolarità delle procedure seguite». Documenti che sconfessano, secondo Gabrielli, il dossier di Sondergaard definito dagli stessi commissari dell'Europa «un po' confuso». «Il progetto Case», aggiunge il capo della Protezione civile, «ha un carattere di non provvisorietà emergente: tutti sanno che i residenti in quegli alloggi vi dovranno restare a lungo, in quanto il recupero dei centri storici danneggiati dal terremoto richiederà tempo». Ma è sul capitolo dei costi degli alloggi che le riflessioni dell'ex prefetto Gabrielli si fanno più pungenti: «Con i 600 euro a metro quadro indicati dalla Corte dei conti non si costruiscono neppure le baracche per i polli. I costi, poi, vanno riferiti alla tempistica e, se prendiamo in esame questo parametro, la spesa per gli alloggi del progetto Case e dei Map, all'Aquila, è perfettamente in linea con i prezzi di mercato. Le ditte hanno lavorato persino nei festivi e in notturna, con tre turni di operai. Quanto alle assurdità sulle infiltrazioni mafiose, i controlli sono stati efficienti e puntuali». «Le illazioni di Sondergaard fanno solo male alla città, agli aquilani e all'Italia intera», conclude il capo della Protezione civile nella sua replica all’europarlamentare.
 

- da Il Centro -



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