Piano neve flop il pm indaga dopo i disagi

 Saranno le indagini affidate al sostituto procuratore Roberta D’Avolio a fare luce sugli aspetti penalmente rilevanti legati alla paralisi della viabilità in conseguenza della nevicata avvenuta nella notte tra lunedì e martedì in città e nel suo circondario. Inchiesta nata su impulso dell’avvocato Angelo Colagrande, il quale ha presentato una circostanziata denuncia penale. Il maltempo ha portato anche alla chiusura delle scuole (ieri) in città e in quasi tutti i centri dell’Aquilano, eccezion fatta per Scoppito dove anche ieri le lezioni si sono tenute regolarmente. Lezioni che oggi riprenderanno anche in città. Toccherà agli investigatori individuare inadempienze, violazioni, omissioni legate alla gestione dell’evento meteorologico. Ieri sono proseguiti i lavori di sgombero della viabilità interna specialmente nei paesi e nelle frazioni, anche con l’intervento di mezzi privati. Alla Torretta (nella foto) è comparso un pupazzo di neve «vestito» da sindaco Cialente, con tanto di fascia e sigaretta, per protestare «contro il mancato intervento dei mezzi in quella zona», racconta un residente. Problemi nelle località più alte, come ad esempio a Monteluco di Roio, dove sono tornati alcuni corsi della facoltà di Ingegneria. A tal proposito si registra un intervento di Leonardo Scimia (Azione universitaria), rappresentante degli studenti del Dipartimento di ingegneria civile edile architettura e ambientale. «A causa dell’impraticabilità delle strade», scrive Scimia, «le lezioni sono state sospese causando numerosi disagi agli studenti, in particolar modo a quelli fuori sede. Occorrerebbe mettere in condizione i bus di transitare invece di sospendere le corse con comunicati dell’ultimo secondo». Ieri, in conseguenza del ghiaccio, si sono registrate numerose cadute.

 



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