Emergenza per i Centri Storici

“Ciò che è accaduto alla chiesa di Santa Maria Paganica non fa che confermare la gravissima situazione del patrimonio storico artistico del centro storico della città di L’Aquila e dei centri storici di tutte le altre 63 frazioni abbandonate”. Lo dice il segretario generale della Uil Beni culturali Gianfranco Cerasoli, che punta il dito sulla “mancanza di risorse nonché la mancanza di un piano organico d’interventi che sta letteralmente mandando giù tutto ciò che non è stato puntellato ed in taluni casi anche quanto è stato puntellato male”. Cerasoli, che è anche membro del consiglio superiore dei beni culturali, chiede al sindaco di farsi carico della situazione convocando una riunione “dove possano emergere con esattezza lo stato del patrimonio culturale del centro e dei centri storici del comune”. Mentre rimprovera al ministro Bondi “di essersi messo sotto la copertura della Protezione Civile, spogliandosi completamente delle proprie responsabilita”. Al problema delle risorse, fa notare il sindacalista “si aggiunge l’inclemenza del tempo con piogge incessanti e durature, neve, nonché il prosieguo di uno sciame sismico che continuerà a produrre danni in molti casi irreversibili. Le chiese, “sono in una situazione disastrata, sono ancora scoperte, i palazzi crollano come nel caso di via Pretatti e di Paganica ma nessuno dice nulla dal momento che le Soprintendenze non hanno alcun potere”. C’é il rischio, conclude, di un ulteriore incremento dei danni.



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