Aeroporto dei Parchi, l’odissea del primo volo

Un applauso liberatorio ha scandito il momento in cui l'aereo (Embraer120) della Skybridge ha toccato il suolo dello scalo dei Parchi.

Il primo volo dimostrativo, di 20 minuti da Roma all'Aquila, con a bordo una ventina di persone fra sindaci e del cratere e giornalisti ha rischiato di trasformarsi in una odissea. Solo una volta sul bus (alle 6 del mattino), si è appreso che non era possibile volare da Fiumicino per problemi di traffico aereo e che si intendeva ripiegare su Ciampino.

Anche nel secondo scalo romano è stata necessaria l'"intercessione" dell'Enac per consentire una deroga al numero di voli consentiti per la giornata, solo 100, facendo decollare il 101° alla volta dell'Aquila.

Come se non bastasse, una volta a bordo, il comandante Giuseppe Sabatino, ha spiegato che se fossero perdurate le condizioni di foschia alta, sarebbe stato necessario ripiegare sullo scalo di Pescara. Ci ha pensato il Cielo a risparmiare la figuraccia.

In volo, il comandante ha concesso alla delegazione una vista panoramica de Gran Sasso innevato; anche la città dell'Aquila e il suo territorio dall'alto hanno regalato una grande emozione ai sindaci.

All'una, dopo che gli alunni delle scuole in trepida attesa per tutta la mattina avevano abbandonato il campo, c'è stato l'atteso taglio del nastro dell'aerostazione con la cerimonia per una targa ricordo in memoria di Giuliana Tamburro, dipendente Enac. «Entro la fine de mese di gennaio - ha annunciato il manager Xpress, Giuseppe Musarella saranno in vendita i biglietti per Milano con uno sconto del 50% per la sola andata. Valuteremo le offerte dei vettori». In pole position c'è la Skybridge che sta «lavorando sodo», ha spiegato la manager Dubravka Stefancic, per coprire la rotta su Milano.
 


 



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