Malelingue in festa Carnicelli rivince la gara per l’Agnesino

 Giacomo Carnicelli, con il lavoro «Che commeddia», ha vinto l’Agnesino 2014. L’elaborato è stato scritto da Carnicelli, che si era già aggiudicato l’Agnesino dello scorso anno, per conto della Congrega «Gli amici di Zeppetella», di Tornimparte. «Che commeddia», insieme agli altri 15 elaborati selezionati, è stata rappresentata al Ridotto del teatro comunale, davanti a 300 persone. Al secondo posto «L’Aquilano Dope» abbinato alla Congrega Le Ortiche e al terzo «Paesà», abbinato al Club delle Devote. Anche quest’anno il Pianeta Maldicenza è stato allestito dalla Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese e dalle congreghe agnesine che fanno parte del comitato organizzatore, con il patrocinio e il sostegno del Comune e della Bper. La manifestazione vuole promuovere la conoscenza della tradizione della maldicenza aquilana, «intesa non come insulto o pettegolezzo, ma come sana e corretta critica costruttiva e leale antagonismo», sostengono i promotori. A scegliere il vincitore due giurie: una popolare, presieduta da Amedeo Esposito, e l’altra tecnica, composta da rappresentanti delle istituzioni culturali aquilane, coordinata da Walter Capezzali. L’organizzazione degli spettacoli e la regia sono state curate da Franco Villani, da Rossana Crisi Villani, dalla compagnia teatrale «Il Gruppo» e da Sergio Marziani dell’associazione culturale Pizzodoca. Il maltempo ha costretto gli organizzatori a un repentino cambio di programma. In tutta fretta la festa in Piazza Palazzo è stata spostata al Ridotto, dove è avvenuta anche la proclamazione dei vincitori e dove il vicesindaco Betty Leone ha consegnato l’Agnesino a Carnicelli e il labaro del Palio di Sant’Agnese alla Congrega «Gli amici di Zeppetella» di Tornimparte. La serata è stata allietata dalla fanfara «Jemo ’Nnanzi», diretta dal maestro Massimo De Nardis e da Dante Sorrentino con la sua jazz band. Immancabile il vin brulé offerto dal gruppo Ana «Michele Jacobucci». E poi la treccia di Sant’Agnese, fatta dagli studenti dell’Alberghiero e i dolci preparati in casa dal Club delle Devote di Sant’Agnese a cui si è aggiunta la «ventresca aju zippu», un piatto dei carbonai di Tornimparte cotto in un falò a Piazza Palazzo. Per l’evento è stato realizzato un annullo filatelico speciale a cura di Dino Durastante

- da Il Centro -

 



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