Comune, pugno duro contro i morosi del Progetto Case

 Un migliaio di diffide, firmate dall'ufficio legale del Comune per altrettanti assegnatari del progetto Case che ancora non hanno pagato il canone di compartecipazione. In base alle verifiche predisposte dall'assessore Lelio De Santis, responsabile della gestione dell'immenso complesso edilizio, risulta infatti moroso il 70% dei circa 1500 nuclei familiari che risiedono nei progetti Case da «affittuari». Sono un migliaio, dunque, i nuclei che non hanno pagato il canone di compartecipazione previsto per chi non ha una casa di proprietà inagibile e quindi, nella maggior parte dei casi, aveva un contratto di locazione già prima del sisma. Di queste famiglie inadempienti, quasi 600 (60%) non hanno saldato neanche le bollette inviate per le utenze di luce e gas. «Gran parte dei morosi sono stranieri» spiega De Santis che annuncia il pugno duro contro gli evasori. «Sto preparando in queste ore un elenco di persone a cui arriverà una diffida e una contestazione da parte del nostro ufficio legale. Andremo fino in fondo a questa storia. Se sarà necessario ricorreremo anche agli sfratti». L'assessore, ricorda che il Comune si è indebitato per circa 10 milioni con Enel gas e altri gestori di utenze per pagare i servizi del progetto Case. Per questo, i soldi richiesti agli assegnatari degli alloggi sono necessari per evitare il default. «Per noi questa è una priorità» continua De Santis. «Certo il fatto che il sindaco si sia dimesso e che il dirigente che si occupava della questione, Mario Di Gregorio, sia stato sollevato dall'incarico, rende tutto molto più difficile». La situazione si complica anche perché sono stati in tanti ad aver contestato l'importo delle bollette, spesso impreciso. «Negli ultimi mesi, comunque, abbiamo recuperato quasi 500mila euro: una somma che ci consente di pagare almeno le rate di dicembre dell'Enel gas (310mila euro) e della Gran Sasso acqua (70mila)» prosegue l'assessore. «Non possiamo permetterci di eludere queste scadenze, altrimenti si creerebbe un serio squilibrio per il bilancio». Proprio per far fronte alla situazione, il Comune ha richiesto il canone di compartecipazione agli assegnatari del Progetto case che non hanno un'abitazione di proprietà. «I morosi, soprattutto tra gli stranieri, sono tantissimi. Il problema, comunque, è diffuso anche sulle utenze: dobbiamo ancora finire i controlli, ma dalle prime indagini risulta che quasi la metà degli abitanti degli alloggi provvisori non paga le bollette». Per il futuro, comunque, secondo l'assessore, sarà necessario individuare una società di gestione che si occupi del progetto Case e dei Map. «La situazione è molto delicata» conclude «e potrebbe diventarlo ancor più se tutto dovesse passare in mano a un commissario».


- da Il Centro -

 



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