Quando la correttezza nel calcio fa notizia...Il bomber rifiuta il rigore, l’arbitro non gli crede

Un gesto di fair-play raro, quello di un attaccante che nega di aver subìto un fallo in area di rigore. Ma l’arbitro, Daniele Ascenzo di Teramo, non vuole sentire ragioni e decreta la massima punizione. Così si scatena anche un parapiglia. È accaduto domenica 19 Gennaio nella gara di Prima categoria (girone A) fra il Magliano e la capolista San Gregorio. Il fischietto teramano ha deciso di non ascoltare l'ammissione della punta ospite, Federico Gabriele, 32 anni, ingegnere nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Gabriele ha negato di aver subito un fallo, rifiutando il rigore. «C'è stato un cross in area» ha raccontato il bomber neroazzurro «quando la palla è sbucata mi sono accorto che l'avevo inavvertitamente toccata con una mano. Sentendo il fischio dell'arbitro stavo rientrando verso il centrocampo, convinto del mio fallo. Invece ho visto l'arbitro indicare il dischetto e tra le proteste dei padroni di casa mi sono rivolto al direttore di gara spiegando che il fallo era mio e il rigore non era plausibile, ma Ascenzo non ha voluto sentire ragioni». Il fair-play della punta del San Gregorio però non solo è stato vano, ma gli è costato anche una caccia all’uomo durata per la partita. «Mi sono rifiutato di battere il rigore» continua Gabriele «ma in cambio del mio gesto ho ricevuto solo calci e anche un pugno sul volto a gioco fermo da parte di un avversario. Non tutti hanno capito». Poteva essere una bella pagina di sport. Peccato. Il rigore, alla fine, è stato regolarmente battuto e realizzato da Nanni. Il pari del Magliano è arrivato allo scadere.

 



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