Offensiva contro i furti di rame, arrestato un polacco residente ad Assergi

Posted by Antonio Giampaoli | 2014-02-25 | Commenti: 3 | Letto 988012 volte     Image Sample

 Nella mattinata di ieri si sono concretizzati i risultati di mesi di indagini e servizi a largo raggio messi in atto dai carabinieri della Compagnia dell’Aquila per dare una stretta al fenomeno dei furti di rame e in abitazione che stanno tempestando il territorio negli ultimi tempi. I militari della Stazione di Sassa, al comando del maresciallo aiutante Silvano Ciccozzi e in collaborazione con quelli del Norm, hanno arrestato a conclusione di una serrata attività di indagine, P.G., classe 1994, cittadino romeno ma residente a Scoppito, il quale si era reso responsabile il 20 novembre scorso del furto di due pistole, oltre che di monili in oro, asportate nell’abitazione inagibile di un concittadino. Nel contesto hanno denunciato altresì il complice di questi, D.M. classe 1992, filippino residente all’Aquila per concorso nel reato, rimasto a piede libero per aver collaborato con gli operanti nella soluzione del caso. Sempre nella mattinata di ieri la Stazione di Cagnano Amiterno, al comando del vice brigadiere Stefano Parisse, ha denunciato a piede libero un cittadino albanese, F.E., classe 1989, residente a Paganica, per il furto di discendenti in rame commesso due giorni fa ai danni della chiesa di San Giovanni a Cagnano e ai danni di alcune abitazioni. All’indagato sono stati sequestrati quasi cento chili di rame di provenienza furtiva. La denuncia è frutto di una tempestiva attività informativa e investigativa svolta dall’Arma locale. Per concludere i carabinieri della Stazione di Tornimparte, coordinati dal brigadiere Davide Bonifacio, hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia in carcere, R.D., polacco, residente ad Assergi, nato nel 1976, il quale non aveva rispettato il divieto di rientro nel Comune capoluogo e limitrofi, impostogli dal tribunale di Avezzano, dopo che era stato arrestato in flagranza per furto di rame a Ovindoli, lo scorso 25 gennaio.
 



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