Ricordo di Olga Maria Vitocco a cura di Annarita Centi

Cari amici di "Assergi Racconta", sempre con riferimento all'evento di presentazione del libro Tundurundù del prossimo 14 marzo a Pescara, pubblichiamo oggi un bel ricordo su Olga Maria Vitocco a cura di Annarita Centi (la figlia di Egidia, sorella di Olga).


La foto ritrae Olga insieme a sua madre Franceschina, notissima ad Assergi, in quanto era la levatrice del paese e praticamente per circa cinquant'anni ha fatto nascere tutti gli Assergesi.


Ricordo di Olga Maria Vitocco
a cura di Annarita Centi


Zia Olga, la cara zia Olga, per tutti noi ed in particolare per la mia famiglia, è sempre stata sinonimo di forza e amore.
Non so come sarebbero state le nostre vite (mia e della mia famiglia) senza di lei, nei momenti bui che il destino ci aveva riservato. Lei era sempre pronta a darci in maniera incondizionata la sua disponibilità ed il suo affetto, con quella sua avvolgente carica di simpatia ed amore che aveva per tutti noi.
Ricordo le gioiose cene di Natale a casa sua, le allegre feste di Ferragosto ad Assergi e le numerose riunioni di famiglia; quel mondo bellissimo e irripetibile è potuto esistere soprattutto grazie a lei.
Lei era capace di esternare i suoi sentimenti semplicemente con un sorriso rassicurante e quel suo modo unico e diretto di comunicare.  Anche durante la sua lunga ed estenuante malattia era “la stella luminosa per tutti noi” (cit. Tundurundù). Zia Olga ha arricchito l’animo di chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla a fondo e sono d’accordo con Marco nel dire “qui giù sulla Terra non sarà più la stessa cosa senza di te” (cit. Tundurundù).
Ho letto il libro “Tundurundù”. Mentre lo facevo, emozioni profonde affioravano nella mia mente lasciandomi a volte con le lacrime agli occhi: dai ricordi dolci che mi accarezzavano, allo stupore di scoprire la profonda fede religiosa di zia Olga e della sua famiglia.
Ho nutrito ammirazione per la capacità che ha Marco di spaziare da un concetto filosofico ad uno religioso per poi tornare a scrivere delle sue emozioni personali. Sono entusiasta del libro, è delicato e denso d’amore.
Ringrazio mio cugino Marco per il viaggio che mi ha fatto fare attraverso i ricordi che sono sempre presenti nel mio cuore.

Annarita Centi



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