Ricordo di Olga Maria Vitocco a cura di Francesca Tozzi

Cari amici di "Assergi Racconta", pubblichiamo il ricordo di Olga a cura di Francesca Tozzi (nipote), la foto di Olga all'ACI è dei primi anni settanta.

Ricordo di Olga Maria Vitocco
a cura di Francesca Tozzi


Ciao Marco,
… la mia grande zia Olga! Non era mia zia, ma da bambini, nelle nostre vacanze estive, quando prendevano in affitto con zia Gaetano e zio Carmine certe ville enormi nella zone di Pineto (credo di ricordare Scerne di Pineto) zia Olga era sempre presente. Ricordo una estate che c’erano anche i tuoi nonni materni ed eravamo tantissimi: noi eravamo 5, altrettanti da parte di Zio Gaetano, 6 quelli di zio Carmine, tua madre ed i nonni; in totale 19 bocche da sfamare ogni giorno a pranzo ed a cena. Dopo il rientro dal mare il pomeriggio  i genitori ci “obbligavano” a fare passeggiate in pineta dedicate alla raccolta di pinoli e prima della sera tua madre, mio padre e zio Gaetano partivano con le loro macchine per andare a fare la spesa a “chilometro zero”: tornavano dal poderi vicini comprando dai contadini tutta la frutta e verdura possibile e ricordo che tua madre scaricava la sua vettura (credo di ricordare una 500 bianca oppure una 600 – o forse la 600 era di zio Gaetano) piena di pesche e, chiamandoci a noi più piccoli, ci dava le pesche più belle dicendo che le aveva prese dall’albero pensando a noi …. ed anche io mi sentivo una sua nipote a tutti gli effetti anche se Francesco ed Anna Maria mi ricordavamo che non lo ero; ma per me lei era zia Olga!
In spiaggia, la mattina, quando alle ore 11 scattava la fatidica ora del bagno lei e zio Gaetano entravano in acqua sempre con noi: zio andava al largo per le sue nuotate, ma zia non si allontanava mai e giocava sempre con noi. Gli anni successivi zia non era presente nelle nostre estati al mare: aveva cominciato a lavorare e perciò aveva meno tempo per le vacanze e poi è arrivato anche zio Renato.
Ho sempre una visione di tua madre al mare con dei costumi rigidamente interi, con le coppe a balconcino di un tessuto fiorato e dei vestiti da pomeriggio con la vita stretta e spalline larghe a pois, scarpe con tacchetti non eccessivamente alti ma a spillo (erano i dettami della moda del tempo e lei era sempre aggiornata) e acconciature di capelli come la cantante Mina: era proprio bella e con un sorriso perennemente stampato sulle labbra. Non solo, ma tua madre aveva un particolare dono: dare sicurezza alla gente sia con le parole che con il suo sorriso rassicurante. Io sapevo che se c’era lei non sarebbe mai successo nulla di brutto. Ci siamo rivisti ancora per qualche estate quando il 15 o il 16 agosto eravamo anche noi presenti ad Assergi per le riunioni all’orto ed ogni anno facevamo la conta di chi c’era, di chi era cambiato, di qualche nuovo nipote arrivato…
Ecco, tutto qui! Volevo essere vicina a te, tua sorella e tuo padre ...
Un forte abbraccio.
 
Francesca Tozzi

 



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