In carcere un giovane di Paganica che ha aggredito la mamma e stava per picchiare anche il padre

 Aggredisce la madre, proprio nel giorno della festa della mamma, e poi il padre. Poi, per fortuna, i carabinieri sono intervenuti prima che avvenisse il peggio, e per il 30enne Augusto Rossi, di Paganica, si sono aperte del porte del carcere. La notte tra domenica e lunedì il giovane l’ha passata nela cella di sicurezza ma ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Romano Gargarella, ha disposto che il giovane fosse rinchiuso nel carcere delle Costarelle. Il giovane è accusato di maltrattamenti in famiglia. Il tempestivo intervento dei militari della stazione di Paganica ha certamente evitato il verificarsi di una situazione senza ritorno e il giovane, che aveva sfondato da porta di casa per aggredire il padre, è stato neutralizzato in tempo utile. La situazione di pericolo era del resto oggettiva. Infatti già nello scorso mese di gennaio il ragazzo era stato arrestato per lo stesso reato. Nella circostanza aveva aggredito la madre procurandole delle lesioni poi refertate al pronto soccorso del San Salvatore. Un atteggiamento, secondo i carabinieri, che ha ingenerato nei confronti dei due genitori una condizione di permanente timore essendo stato già arrestato due volte per la stessa cosa. Una volta che è stato portato dai carabinieri davanti al giudice, il giovane, forse in stato confusionale, non ha saputo nemmeno dare una giustificazione, per quello che ha fatto. Il rito direttissimo per il giovane è stato fissato per il 20 maggio. Il giudice, dopo avere disposto la convalida del fermo di polizia giudiziaria, ha disposto la carcerazione del giovane anche per il fatto che non ci sono al momento delle soluzioni alternative alla detenzione, che possano comunque preservare i genitori dall’immotivata ira del giovane. Nel corso del procedimento penale il giovane è stato assistito dall’avvocato di fiducia, Luciano Bontempo, il quale, al fine di limitare la carcerazione, cercherà di intesa con la magistratura una soluzione anche di natura terapeutica per cercare di risolvere una situazione familiare che al momento sembra essere senza una via di uscita.

 



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