Cuccioli uccisi veterinari condannati

Con la condanna definitiva a 2 mesi e 10 giorni di reclusione pronunciata dalla Corte Suprema di Cassazione, due veterinari Asl dell’Aquila, Pierluigi Imperiale e Mauro Ponziani, sono stati riconosciuti colpevoli nei dell’uccisione di nove cuccioli di cane, adducendo la motivazione che non c’era posto in canile. «Per loro era una pratica, peraltro abituale e consolidata» dicono i presidenti delle associazioni nazionali Enpa, Carla Rocchi, Lav, Gianluca Felicetti, Lega nazionale per la difesa del cane, Piera Rosati e Oipa, Massimo Comparotto, preso atto del «silenzio assordante» dell’Ordine provinciale dei Medici Veterinari dell’Aquila a precedenti richieste, hanno scritto a tutti i consiglieri dell’Ordine e agli organi della Federazione nazionale degli Ordini Veterinari, chiedendo la radiazione dei due veterinari Asl che ancora oggi esercitano la professione. «Sono colpevoli di abusi, hanno compromesso gravemente la reputazione e la dignità della classe sanitaria, hanno perso il requisito-base per esercitare la professione, violando anche il Codice Deontologico dei Veterinari», scrivono i presidenti delle associazioni animaliste nazionali.

 



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