Parcheggi alla Jenca Frenata sul progetto Perilli (Prc): No ad alterazioni consistenti dell’ambiente

Candidato a diventare meta privilegiata del turismo religioso. Ma per accogliere pellegrini e visitatori, il santuario di San Pietro della Jenca dedicato a San Giovanni Paolo II e il piccolo borgo montano, incastonati alle falde del Gran Sasso, devono essere dotati di servizi e infrastrutture. Possibilmente senza alterare più del necessario la bellezza incontaminata dei luoghi. Sulla carta ci sono due progetti: uno dell’amministrazione comunale, per realizzare parcheggi e servizi igienici, e l’altro donato da un gruppo di imprenditori privati, per la costruzione di una struttura ricettiva in piena regola. Il primo è finito sotto la lente di ingrandimento della commissione consiliare Ambiente e territorio: dopo un paio di sedute andate a vuoto, i componenti della commissione hanno deciso di effettuare un sopralluogo in loco, accompagnati dai tecnici incaricati di illustrare i lavori da eseguire. Una verifica, quella di ieri mattina, che non ha dipanato i dubbi, in particolare in merito all’area di sosta prevista a ridosso della chiesetta. Anzi. La prossima riunione della commissione, in cui dovrà essere esaminata la delibera, si preannuncia animata. Ed è già pronto un emendamento, firmato anche da alcuni consiglieri comunali della maggioranza, per eliminare dal progetto il parcheggio incriminato. «Tra circa una settimana inizieremo la discussione in aula», spiega il presidente della Seconda commissione Enrico Perilli, «e non sarà facile trovare un punto di convergenza. Dopo il sopralluogo, l’orientamento è di approvare l’emendamento che prevede di stralciare il parcheggio destinato alle auto private, che si vorrebbe realizzare a soli 150 metri in linea d’aria dal santuario. C’è chi è favorevole a lasciarne solo una parte, chi proprio non lo vuole e chi invece l’approva. L’iter è comunque ancora lungo, visto che servono anche i pareri favorevoli del Parco e della Soprintendenza, e poi si passerà alla votazione in consiglio comunale». I consiglieri comunali saliti a San Pietro della Jenca non hanno avuto perplessità sulla sistemazione dei servizi igienici, per i quali è già partita la gara d’appalto. Più complessa la situazione dei due parcheggi: uno è previsto sulla strada che porta alla chiesa e dovrebbe essere riservato ai bus turistici, mentre l’altro, destinato alle auto private, si troverebbe a ridosso del santuario, a soli 150 metri in linea d’aria. Per di più, per realizzarlo dovrebbe essere tirato su un muro di contenimento, alto 2,80 metri e lungo 120 metri. «Bisogna ragionare», aggiunge Perilli, «sull’opportunità o meno di andare ad alterare in maniera consistente l’ambiente. Per le auto private nel progetto sono indicate tre aree di sosta: la più grande, per 37 posti auto, necessita di un muro di contenimento di notevoli dimensioni. Per le altre due, di 21 e 15 posti, a fianco del parcheggio principale, serve un riempimento. Insomma, un’opera piuttosto impattante». Oltre all’emendamento alla delibera di giunta, si fa strada anche un’altra proposta: «Si potrebbe lasciare il primo parcheggio, quello più lontano», sottolinea Perilli, «ma destinandolo alle auto private e limitandolo a 50 o 100 mezzi alla volta. I pullman potrebbero avere il terminal a Fonte Cerreto, creando un collegamento col santuario tramite bus navetta».
- da Il Centro -



Condividi

    



Commenta L'Articolo