Gemellaggio per ricostruire - Marzabotto e Filetto uniti nel ricordo delle stragi naziste

(DA Il Centro) Dal 7 giugno prossimo, Filetto e Marzabotto saranno più vicini. Il paese aquilano ai piedi del Gran Sasso e l’altro, esteso ai piedi del Monte Sole, a sud di Bologna, condividono l’atrocità della Seconda guerra mondiale che ha spinto l’uomo a una violenza insensata: quella dei tedeschi contro gli abitanti dei paesi dell’Appennino che avevano la sfortuna di intrecciare le loro esistenze con i partigiani.
 Il 7 giugno di 66 anni fa le truppe tedesche al comando del capitano Matthias Defregger (che nel dopoguerra diventerà vescovo) ammazzarono e bruciarono a Filetto, 17 persone come rappresaglia per l’uccisione di due tedeschi in uno scontro con un gruppo di partigiani. A Marzabotto le persone uccise, tra il settembre e l’ottobre del 1944, furono centinaia, quasi tutte donne, anziani e bambini. Ieri il sindaco del comune bolognese, Romano Franchi, è giunto all’Aquila per incontrare quello dell’Aquila, Massimo Cialente, ed esprimere la solidarietà della sua città al capoluogo di Regione messo in ginocchio dal terremoto. Ma sono state anche gettate le basi per un gemellaggio: «Dal 7 giugno, i nostri due paesi cominceranno un percorso comune basato sulla condivisione della stessa storia, della violenza nazifascista sulle popolazioni locali e innocenti» ha spiegato Franchi «ma non sarà un gemellagigo solo celebrativo» ha chiarito il primo cittadino «al contrario: sarà l’inizio di uno scambio proficuo, basato su rapporti tra le scuole, iniziative sportive e culturali, azioni concrete per tenere vivo anche fra i giovani il ricordo di una parte importante di storia». L’incontro fra i due sindaci è avvenuto alla presenza anche del deputato del Pd, Giovanni Lolli, e del direttore del Parco del Monte Sole, Massimo Rossi, oltre a una delegazione di cittadini di Filetto. I due sindaci hanno prima reso omaggio alle vittime della strage nazista fermandosi davanti al monumento ai caduti (realizzato dallo scultore di Tornimparte Marino Di Prospero); poi Cialente ha accompagnato il sindaco di Marzabotto per le vie della frazione, mostrandogli i danni del terremoto, fino ad arrivare alla chiesa e alla piazza che verrà ampliata con il contributo della comunità di Marzabotto e dell’ambasciatore tedesco in Italia, Michael Steiner, l’uomo della riconciliazione con Onna altro luogo simbolo della barbarie nazifascista oltre che del terremoto del 6 aprile.
 Steiner aveva promesso un impegno anche per Filetto fin da settembre, quando Alvaro Jovannitti, ex parlamentare del Pci, lo aveva incontrato a Roma e invitato a visitare il paese.
 «La piazza è il simbolo della socialità e dell’incontro» ha detto Franchi, spiegando anche che i lavori di ampliamento saranno «un segno d’incoraggiamento alla popolazione, affinché si risollevi da questa seconda tragedia che è stato il terremoto».
 Bisognerà aspettare giugno, però, per stabilire come verrà ampliata, con quali e quanti fondi. Il sindaco di Marzabotto tornerà per definire i dettagli del gemellaggio e a partire da quel momento, a un anno e quattro mesi dal terremoto, L’Aquila e Filetto entreranno nella “rosa” delle città vittime della violenza dei nazisti che hanno stretto con Marzabotto un legame di amicizia: Lidice, Kalavryta, Kopenick, Brema, Srebrenica, Stazzema. Per Massimo Cialente la visita del sindaco di Marzabotto è stata un «gesto generoso, il gemelaggio sarà un autentico patto di amicizia fra le due comunità».
 A fine giornata, il sindaco Franchi e la sua delegazione hanno visitato anche il centro storico dell’Aquila.



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