Castel del Monte racconta le storie dei briganti

 «Ome se nasce, bregante se more». Nonostante il maltempo pomeridiano abbia demotivato parte del potenziale pubblico, gli organizzatori dell’associazione culturale Castrumontis esprimono la propria soddisfazione per la riuscita della quarta edizione della rappresentazione teatrale che si è regolarmente svolta. Lo spettacolo, che si snoda attraverso otto scene itineranti all’interno del borgo antico di Castel del Monte, e i cui interpreti sono tutti locali, narra fatti e vicende sociali e politiche accaduti dopo l’Unità d’Italia. Esso fa parte, nel suo genere, di una sorta di «unicità castellana», che, insieme a «Cellàri aperti» (tenutasi l’ultimo sabato di giugno) e alla «Notte delle streghe» (che si svolge il 17 agosto) mirano alla valorizzazione del centro antico trasformandolo in un teatro itinerante aperto. La manifestazione culturale si tiene ogni anno, l’ultimo sabato del mese di luglio. È stata apprezzata da tanti la partecipazione degli interpreti dialettali di Barisciano che hanno rievocato la rivolta dell’aprile 1866 dei contadini del paese contro l’aumento dei pascoli deliberato dal consiglio comunale e che furono condannati dalla Corte d’Appello dell’Aquila per devastazione e incendio. «Molto importante», si legge in una nota, «è stato il coinvolgimento di produttori e ristoratori locali in quanto gli organizzatori ritengono importante, in occasione di eventi che richiamano turisti, il coinvolgimento attivo di chi l’intero anno opera per tener viva l’economia locale. L’associazione culturale Castrumontis ringrazia quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione teatrale che ha coinvolto 70 persone tra attori e accompagnatori di scena».

 



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