Presentato il Festival del Gran Sasso: escursioni, incontri ed eventi culturali

Incontri, eventi, escursioni e cultura per valorizzare il più importante patrimonio naturalistico del Centro Italia: il Gran Sasso. E poi, la volontà di innescare un circolo virtuoso che crei finalmente sviluppo turistico e culturale nel comprensorio della montagna simbolo dell’Abruzzo, per tutto l’anno. Nasce con queste motivazioni il primo «Festival del Gran Sasso», ideato dall’associazione Cleves e sostenuto, anche con un piccolo contributo finanziario, dall’assessorato al turismo del Comune dell’Aquila e dai Comuni di Castelvecchio Calvisio e Carapelle Calvisio, dal Cai (Club alpino italiano) e dalla Dmc Gran Sasso d’Italia e Terre vestine. Una kermesse che parte oggi e termina domenica 10 agosto, rivolta agli appassionati di montagna e di natura, di cinema e cibo buono. Insomma, ai turisti (e non solo) che vengono in Abruzzo a esplorare le sue tipicità. Il Festival – che tra l’altro cade in un momento di profonda crisi del turismo in tutta la regione – cercherà di invertire la rotta della fuga dalle nostre terre. «Almeno ci proviamo», spiega Federico Vittorini dell’associazione Cleves, che con questo primo Festival sposta l’appuntamento «L’Aquila film festival» dei mesi invernali, sulle montagne in estate. «Il cinema diventa il pretesto per creare un grande contenitore di attività e iniziative che attraggano i turisti», aggiunge. Così, si va dal convegno su Biodiversità e turismo eco-sostenibile sul Gran Sasso d’Italia, che si tiene questa mattina alle 10,30 all’hotel Fiordigigli, ai film ispirati al tema della natura, o al rapporto dell’uomo con essa, compreso quel legame speciale che Papa Giovanni Paolo II aveva con il Gran Sasso. Saranno proiettati film come «Home, la nostra terra», di Yann Arthus-Bertrand (stasera alle 21) o come «Diario di un curato di montagna» di Stefano Saverioni (sabato 9 agosto), solo per citarne alcuni. Previste escursioni a cura del Cai, degustazioni enogastronomiche, stand di artigianato e mostre fotografiche tutti i giorni. Ora che l’offerta c’è, spetta agli operatori turistici approfittarne. «Si dovrebbero proporre pacchetti turistici», dice Vittorini, «in modo che chi va a informarsi nelle agenzie di viaggio oppure sui siti internet riesca a trovare un’ampia offerta. Certo, per vedere il frutto di questo primo esperimento, occorrerà aspettare almeno l’edizione prossima». Si tratta di «un inno al Gran Sasso» per l’assessore al Turismo Lelio De Santis. «Un’iniziativa di grande valenza culturale, nell’ottica di creare un movimento turistico montano costante. Si parla di Gran Sasso soltanto per gli impianti di risalita, per i problemi a essi connessi. Il turismo invernale è importante, ma è limitato a due mesi l’anno», aggiunge ancora De Santis. «Vorremmo dimostrare che la montagna si può vivere tutti i mesi e che è un forte attrattore di turisti». Ma come, se non ci sono i servizi? «Oggi si supplisce con il privato, con gli albergatori che mettono a disposizione le loro strutture», conclude l’assessore, «ma è chiaro che le istituzioni devono realizzare le infrastrutture».

- da Il Centro -
 



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