Parcheggi e seggiovia De Paolis contro i «falsi» ambientalisti

 «Il problema dei parcheggi a Campo Imperatore va affrontato. E la nuova seggiovia delle Fontari non è affatto devastante». Nel dibattito che si è acceso intorno al futuro del Gran Sasso interviene il consigliere comunale del Pd Tonino De Paolis, che replica agli ambientalisti, sostenendo la posizione del sindaco Massimo Cialente. «Osservo con profonda amarezza», dice De Paolis, «che il dibattito sul Gran Sasso risente solo di preconcetti. E mi stupisco che personaggi che si definiscono ambientalisti continuino a sostenere che con la realizzazione della nuova seggiovia si possa distruggere l’habitat di Campo Imperatore. Non si può contrabbandare come devastante la realizzazione di un nuovo impianto che sostituisce quello vecchio (quello sì che è obsoleto e inquinante). A fine lavori», afferma il consigliere del Pd, «ci sarà un impianto moderno e sicuro, realizzato sotto vento dove è possibile, traslato di appena ottanta metri dall’attuale, con due stazioni – una a monte e una a valle che sostituiranno quelle esistenti – con solo due piloni in più rispetto agli attuali. Questa è la grande cementificazione». Sull'allarme della sosta selvaggia in quota, sollevato nei giorni scorsi dal sindaco Cialente, De Paolis sottolinea che «il problema dei parcheggi c’è sempre stato e va affrontato, visto il gran numero di turisti, per lo più mordi e fuggi, che soprattutto nei giorni festivi e d’estate si recano sul Gran Sasso. Sicuramente non è uno spettacolo bello vedere i veicoli parcheggiati sui prati un po’ ovunque (questo sì che è scempio del territorio) e la situazione va regolarizzata, anche con parcheggi a pagamento, se questo si renderà necessario. Ovviamente, la cosa più importante sarà quella di scoraggiare quanto più possibile gli automobilisti a salire con la macchina sul Gran Sasso, mettendo un numero chiuso (tanti veicoli al giorno), aumentando il numero delle corse della funivia e riducendo il costo del biglietto, soprattutto per le famiglie. Chi veramente ama la montagna», aggiunge De Paolis, «sa capire anche le scelte difficili e impopolari come queste, che vanno fatte con le dovute eccezioni riservate ai disabili, alle auto di servizio e degli operatori che sul Gran Sasso ci lavorano. E intanto va ricordato che, insieme alla realizzazione della nuova cabinovia delle Fontari, potranno essere realizzati tutti quegli interventi di recupero di piccola e piccolissima entità legati a un turismo ambientale, culturale e sportivo, previsti nel piano di sviluppo del Gran Sasso, già approvato dal consiglio comunale».

 



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