STAGIONE SCIISTICA, PER LA NUOVA SEGGIOVIA C'E' TEMPO...SI SCIA CON VECCHIO IMPIANTO

- da L'Editoriale - Gli intoppi legati alle osservazioni del Coordinamento EmergenzAmbiente Abruzzo 2014 che riunisce 29 associazioni, hanno congelato i lavori per la nuova seggiovia delle Fontari, già finanziata dal Cipe con 6 milioni di euro. Lavori, che potevano partire anche a luglio, in tempo per la prossima stagione, sono rimandati (forse) al prossimo anno.
Tra le contestazioni mosse dagli ambientalisti, la volontà di modificare l’attuale tracciato della seggiovia e soprattutto quella di rivedere l’intero progetto di rilancio della stazione sciistica di Campo Imperatore, dirottando i 15 milioni verso altri interventi. Alla gara europea per la nuova seggiovia hanno risposto gli unici due colossi degli impianti a fune, la scelta tra i due ancora non è stata fatta, nel frattempo si attende l'ultima parola della Regione alle valutazioni d’impatto ambientale del nuovo impianto. Il sindaco Cialente, in uno dei suoi tanti ultimatum a "salve", aveva minacciato che se le nuove Fontari non fossero state pronte per la stagione 2014/2015, non avrebbe mai consentito la riapertura degli impianti. Tutto questa sceneggiata era corredata però da un "piano B", per garantire l'avvio della stagione invernale, vale a dire rimettere le solite due "pezze" alla seggiovia delle Fontari. Ricorderete le varie vicissitudini di un impianto vecchio ed obsoleto, che ha lasciato spesso gli sciatori appesi. Cuscinetti di rotolamento, mai sostituiti dal 2002 come indicano le norme, ridotti quasi in polvere, le rulliere a doppio effetto (ancora impacchettate) dal costo di 60mila euro comprensivi di montaggio, e un pilone sostituito, costato circa 120 mila euro. La "revisioncina" speciale del 2012, curata dalla Sacmif e dall'allora direttore tecnico Dino Pignatelli, dopo una lunga serie di problemi e bocciature è riuscita ad avere il disco verde dell'Ustif, con la stagione partita in ritardo. L'attuale direttore tecnico del Centro Turistico del Gran Sasso, Marco Cordeschi, aveva preparato nel febbraio scorso una relazione con le immagini dei pezzi "incriminati" da inviare agli organi di sorveglianza per verificare i lavori svolti in quella occasione.Come è andata a finire ?."Se non c'è sicurezza - continua a ripetere Cordeschi - io non riapro". Proprio per questo, da giorni, sono iniziati una serie di lavori di straordinaria manutenzione per preparare la vecchia seggiovia al solito collaudo dell'Ustif previsto per la fine di ottobre. Il "rattoppo" per un'altra stagione, e un anno perso, costa circa 100 mila euro. Dura la posizione del Direttore della Scuola Sci "Assergi Gran Sasso" Luigi Faccia verso gli ambientalisti, che rilancia il vecchio progetto dello Ski Dome....Le interviste e Cordeschi e Faccia..


 



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