Autovelox a L'Aquila, undicimila multe a rischio annullamento

Undicimila verbali per eccesso di velocità a rischio annullamento. Non solo. A rischio, per il Comune, di restituzione dei soldi pagati dai cittadini più solerti, vale a dire quelli che basta arrivare il foglietto verde che subito mettono le mani in tasca. Nonché dei punti eventualmente sottratti in maniera indebita dalle patenti. Una nuova grana spunta fuori dal settore polizia municipale. Tutta colpa di una vecchia determinazione dirigenziale risalente all’aprile 2005 che attribuiva l’affidamento (in via diretta?) del servizio di misurazione di velocità. La medesima determinazione – che tuttora può riverberare i propri effetti negativi sulle casse comunali – prevedeva la gestione «in economia» delle apparecchiature elettroniche per il controllo della velocità. Insomma, gli autovelox affidati alle ditte private, dalla fornitura alla «posa in opera» alla rilevazione delle infrazioni fino al «trattamento» delle multe attraverso la gestione informatizzata dei dati per l’emissione dei verbali stessi. Affidamento avvenuto in favore di una ditta abruzzese – che ha già lavorato anche con la Provincia di Pescara – in forza di un regolare contratto. Ditta che, ora, bussa a soldi. Infatti ha chiesto al Comune che le vengano pagati poco meno di 17mila euro Iva compresa. Una fattura che, tuttavia, alla luce di alcuni pronunciamenti della Cassazione, rischia di «incagliarsi», proprio come molti di quei verbali contestati. LA FATTURA. La fattura 94/2014, a quanto pare, resterà a lungo nei cassetti del Comune. Ieri mattina, al comando della polizia municipale, quando è arrivata una nuova determinazione dirigenziale (con data emblematica: 8 settembre) con la quale si dispone quanto necessario per la liquidazione degli importi richiesti, qualcuno ha deciso di vederci chiaro. Secondo alcune indiscrezioni, l’orientamento sarebbe quello di «congelare» il pagamento dei 17mila euro in attesa di scartabellare gli archivi alla ricerca delle «pezze d’appoggio» per liquidare le asserite spettanze della ditta. Essa chiede un corrispettivo pari al 33 per cento calcolato sugli incassi dei verbali di contravvenzione per infrazioni ai limiti di velocità, più Iva. I NUMERI. Nei giorni scorsi, alla casella delle multe per eccesso di velocità dei vigili aquilani, era comparso lo zero, negli anni dal 2005 al 2008. Giusto, perché il comando di polizia municipale non ha neppure uno di quegli 11mila verbali trattati interamente dalla ditta esterna secondo la seguente ripartizione: 1814 per il 2005; 3416 per il 2006; 2759 per il 2007; 3159 per il 2008. Per un totale di 11148 multe. LA CASSAZIONE. Appaltare a terzi un servizio di polizia municipale non è cosa buona e giusta, ha sancito la Cassazione. Specialmente se (ed è da verificare se sia così anche per L’Aquila) non si tratti di un noleggio a canone fisso bensì anche con una percentuale sulla base di ogni verbale. In questi casi tutte le multe sono nulle. Insomma, ieri è partita la corsa per risalire al contratto, alla determinazione e a tutte le altre scartoffie. Una matassa da dipanare in fretta. Altrimenti sarà davvero un 8 settembre. Proprio come la data della determina.
- da Il Centro -


 



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