Gran folla di fedeli per l’ordinazione di don Federico

di Claudio Tracanna* Sono trascorsi più di quattro anni ormai dall’ultima ordinazione presbiterale celebrata in diocesi, quella di don Iban, colombiano, attuale parroco di Aragno. L’ultimo aquilano era stato don Pino Del Vecchio, originario di Bagno. E ieri la Chiesa aquilana ha potuto rivivere la stessa gioia nella chiesa di Pettino dove il ventisettenne don Federico Palmerini è diventato sacerdote per sempre. Tanti paganichesi hanno pregato e fatto festa nella chiesa di San Francesco d’Assisi per il loro giovane conterraneo che ha voluto consacrare la sua vita a Dio per il servizio ai fratelli, entrando a far parte quindi del clero aquilano. Insieme ad essi i genitori, Goffredo e Anna Maria, il fratello Alessandro, i formatori del Seminario, i sacerdoti e i religiosi diocesani e i fedeli delle parrocchie di Pettino, Scoppito e Santa Rita dove Federico ha svolto il servizio come seminarista prima e diacono poi. Profonda l’omelia dell’arcivescovo Giuseppe Petrocchi che ha avuto la gioia di consacrare il primo sacerdote da quando è alla guida della chiesa aquilana. «Carissimo Federico, tra poco, per l’imposizione delle mie mani e la preghiera consacratoria, riceverai il sacramento del Presbiterato. Come sai, l’Ordine sacro ti abiliterà a svolgere il triplice ministero della Parola, della Grazia – attraverso la celebrazione dei sacramenti – e della Guida, come pastore-servo della comunità ecclesiale». Federico ha scelto di diventare sacerdote nella solennità dell’Esaltazione della Santa Croce e monsignor Petrocchi non ha mancato di sottolineare l’importanza di questa scelta. «La tua scelta di ricevere l’Ordine sacro del presbiterato in questa ricorrenza liturgica (l’Esaltazione della croce), non è “casuale” (cioè, un fatto occasionale e fortuito), ma è “causale” (quindi, una decisione attentamente pensata e voluta). Manifesti, così, l’intenzione di edificare il tuo sacerdozio sulla croce gloriosa di Cristo, perché sai che questa è una roccia sicura e da essa scaturisce la sorgente di ogni grazia». Al termine della solenne celebrazione il novello sacerdote, commosso, ha recitato una lode di ringraziamento a Dio per i doni con cui ha arricchito la sua vita che ha concluso così: «Lode a te, Padre santo, per quanto mi darai di vivere d’ora innanzi: concedimi di accogliere ogni nuovo giorno come un dono sempre nuovo per fare posto, nella mia vita, al Signore che viene. Per tutto ciò che è stato, o Padre, ti dico il mio grazie! Per tutto ciò che sarà, chiedo a te il coraggio e la libertà per dire sempre con gioia il mio amen». E oggi alle 11 ancora grande festa a Paganica dove don Federico celebrerà la prima messa in piazza Umberto I. *parroco di Pizzoli e direttore del settimanale diocesano «Vola»

 



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