In 15mila alla "Notte dei ricercatori"

La notte del 26 settembre è stata la dimostrazione che quando le menti si uniscono per un fine nobile, nasce l’entusiasmo. Così è stato per «Sharper, Notte europea dei ricercatori», per la prima volta organizzata all’Aquila grazie agli sforzi comuni di Laboratorio nazionale di fisica nucleare del Gran Sasso, Gran Sasso Science Institute e Università dell’Aquila, con un progetto finanziato dall’Unione Europea per due anni. Oltre 600 tra ricercatori e dipendenti dei tre enti sono scesi tra la gente, per mostrare di cos’è fatta la ricerca: lavoro, passione, entusiasmo, abnegazione e coraggio. Tutto questo è stato messo anche nell’organizzare un evento che ha convinto da subito tutte le istituzioni locali che l’hanno appoggiata, e tanti sponsor privati. Circa 15mila i partecipanti stimati, e l’impressione è che L’Aquila abbia amato l’evento. «È stata un’esperienza bellissima che dimostra come nel nostro tessuto sociale c’è alta attenzione alla cultura, alla scienza e alla ricerca», ha commentato la rettrice Paola Inverardi. «La città è sensibile, e dobbiamo dirle grazie per tanta partecipazione. Tutti abbiamo in animo di non chiudere il rapporto che si è aperto». Le persone hanno partecipato a tutti gli eventi, pienissimi i locali dello Science Happy Hour così come tutti gli appuntamenti al chiuso, fino alla conferenza, alle 23, del direttore del Gssi Eugenio Coccia. «C’era il pienone, con gente in piedi», ha detto Coccia. «Mi ha davvero colpito vedere le strade e le sale piene di giovanissimi e anche bambini. Divertendo e divulgando abbiamo avuto una risposta entusiastica, ed è stata una gioia». Sentire comune del direttore Coccia, della rettrice Inverardi e del direttore dei Laboratori Stefano Ragazzi è che alcuni eventi, anche singoli, potranno essere ripetuti durante l’anno, per tenere vivo un rapporto aperto e che porterà alla prossima «Notte Europea dei Ricercatori» nel 2015. Il bello della manifestazione, e il grande impegno dei ricercatori, è stato di rendere i cittadini protagonisti, facendoli interagire, sperimentare o spingendoli a fare domande. La caccia al tesoro ha visto 120 partecipanti, il volo vincolato in mongolfiera 300. Stracolmi di giovani gli appuntamenti Researchers Pop Up Shops, affollatissimo lo spettacolo «Chiediti perché?» per bambini. In piazza Duomo grandissima partecipazione a tutti gli stand «Handend Brains», «Across the Borders» e a quelli della polizia, grande successo anche per la dimostrazione della fisica delle azioni del rugby. «Il risultato è stato incredibile», ha raccontato Roberta Antolini, coordinatrice del progetto. «A molti cittadini abbiamo fatto riempire un questionario anonimo, sapremo così cos’ha funzionato di più.

- da Il Centro -

Ora tutti aspettano già la prossima edizione, che vedrà anche eventi frutto di scambio con le esperienze delle città gemellate di Sharper Ancona e Perugia».

GUARDA LE INTERVISTE

LE SPLENDIDE IMMAGINI REALIZZATE DA FABIO BONANNI CON UNA TELECAMERA IN TIME LAPSE OGNI 27 SECONDI.

 

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo