Paganica, ritrovati nelle case dei sospettati oggetti rubati a Piccinini

 I carabinieri della Compagnia dell’Aquila, al comando del capitano Marcello D’Alesio, hanno denunciato in stato di libertà due persone, M.A., 44enne aquilano e B.C., 37enne tunisino, per furto aggravato in concorso. In particolare, i militari della stazione carabinieri di Paganica, coadiuvati da quelli della stazione di Assergi, nella mattinata di venerdì hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, veicolare e personale emesso dalla Procura della Repubblica, tramite il pm Antonietta Picardi nei confronti dei due e scaturito dalla denuncia in stato di libertà operata a loro carico dalla stazione dei carabinieri di Paganica diretti dal maresciallo Gentile. I sospettati, infatti, il 17 giugno si presentarono in una rivendita di materiali agricoli e, in maniera fraudolenta, distraendo il titolare Olivo Piccinini, portarono via un avvitatore elettrico del valore di circa 400 euro, allontanandosi subito dopo a bordo di un’autovettura. Le successive indagini svolte mediante l’esame delle riprese delle telecamere di videosorveglianza interna ed esterna dell’esercizio commerciale, permettevano di individuare i due sospettati. L’atto di polizia giudiziaria eseguito nell’abitazione di entrambi ha consentito di rinvenire in quella di M.A. l’avvitatore rubato nonché un involucro contenente un grammo di sostanza stupefacente del tipo eroina, sottoposti a sequestro. M.A. è stato quindi anche segnalato alla prefettura nella veste di assuntore. Sono comunque in corso altre indagini in quanto ci sono altri furti che sono stati commessi nella zona di Paganica e sui quali si sta cercando di fare piena luce.


 



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