Assergi: Sfollato il Centro Storico

Cari assergesi nel mondo,

La terra continua a tremare. Ieri sera una scossa di magnitudo 3.8 e' stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 19:08. L'area interessata e' quella dei Monti della Laga, altre scosse: alle ore 20:17 (2.9), alle ore 20:22 (1.8), alle ore 21:14 (2.7). Due scosse anche questa mattina alle ore 01:11 (2.5) e alle ore 04:20 (2.9)

Ci si avvia a un lento ritorno alla normalità, sono stati riaperti gli alberghi di Fonte Cerreto e da lunedì riprenderà l’attività del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Una nota dell’Ordine degli Ingegneri afferma “che la diffusa cultura sismica degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila ha fatto si che fosse scongiurata la catastrofe totale, consentendo a gran parte della cittadinanza di aver salva la propria vita ed i propri beni”. I nuovi edifici realizzati ad Assergi con tecniche antisismiche, non hanno subito danni di rilievo, mentre gli edifici del centro storico, sono stati seriamente danneggiati.

Sono continuate le verifiche strutturali delle abitazioni. Nel centro storico, quando gli ingegneri Della Protezione Civile si sono resi conto della pericolosità di alcuni edifici danneggiati, hanno interrotto le verifiche per evitare che le numerose persone che circolavano all’interno del paese in attesa delle verifiche corressero dei rischi. Da oggi è stato decretato il divieto di accesso nel centro storico.

Rimane ancora chiusa al traffico la strada provinciale per Paganica.

Nel Campo sono stati allestiti nuovi punti luce e sono state predisposte le doccie che nella giornata di domani saranno messe in funzione.

Per la cena di ieri sera dopo tanti giorni di pasta preparata fuori dal Campo, grazie a Dario de Riglitt e i suoi collaboratori è stata cucinata una spaghettata direttamente dentro il tendone mensa.

Le frazioni aquilane maggiormente colpite dal terremoto sono: Onna, Roio, Pianola, Paganica e Camarda, ma sono interessate da crolli importanti e totale sfollamento anche Assergi, Aragno, Collebrincioni, Filetto, Arischia, San Vittorito, Cansatessa, Sant’Elia, Preturo, Bazzano, Coppito, Bazzano, Sassa, Bagno, Monticchio (la più integra), San Gregorio. Fitto poi l’elenco dei comuni della provincia. Villa Sant’Angelo, ha avuto il 97% del centro storico distrutto ed è vuota: i suoi 450 abitandi, molti segnati da lutti, vivono in tenda. Evacuati anche i 3000 abitanti di Montereale. A Scoppito: sfollati i 3200 residenti, centri storici delle 17 frazioni transennati, chiuse diverse strade. Il 98% del patrimonio immobiliare pubblico e privato di Fontecchio è lesionato, la chiesa è inagibile, in atto verifiche per agibilità, inagibilità e demolizioni. Il paese è stato completamente sgomberato e per il 70% transennato. Campotosto è evacuato, i 700 abitanti sono in tenda; danni per la chiesa della Madonna di Brognaleto, municipio inagibile come molte abitazioni. Crolli ovunque a Capitignano, anch’esso sgomberato. Tutta San Pio delle Camere è inagibile e sgomberata: il 90% della popolazione è senza un tetto. Evacuazione per Pizzoli, 60 le case inagibili, e per Cagnano Amiterno, e Barete, gravemente lesionati. Inagibile e sgomberato il centro storico di Fossa, con crolli e problemi per i massi caduti dal monte Circolo. A terra il centro storico di Poggio Picenze, inagibile l’80% delle abitazioni. Stessa percentuale per il patrimonio abitativo di Lucoli, i 1065 residenti sono sfollati. Verifiche a Tornimparte su scuole, esercizi pubblici, negozi e case; a rischio il campanile della Madonna della Strada, crolli alla chiesa di Chielacosta. Ad Acciano evacuati i centri storici delle 5 frazioni, accesso precluso, il municipio è inagibile, crolli nelle chiese di Succiano e di Rocca Preturo, il campanile di San Lorenzo si è piegato, danni alle chiese di Beffi e Acciano.Castel Del Monte Inagibile il centro storico di

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo