Omicidio a birmingham Sotto esame anche il ruolo del testimone

 Anche il racconto del testimone-chiave nell’omicidio del giovane aquilano Francesco Leccese è al vaglio degli investigatori inglesi che indagano sul fatto di sangue avvenuto a Birmingham. Lì, dove lavorava da qualche tempo come croupier, ha perso la vita il 21enne aquilano accoltellato all’interno di un’abitazione che condivideva con altri coetanei. Per la sua morte c’è al momento una sola persona sospettata, un giovane di Lissone (provincia di Monza e Brianza) sottoposto a una misura restrittiva della libertà. Tuttavia restano da chiarire ancora troppi punti rimasti oscuri in questa vicenda: il ruolo della persona che dice di aver assistito all’aggressione, l’arma, il movente. Anche se finora si parla di un accoltellamento avvenuto per futili motivi. Così come andranno chiarite le affermazioni rese da alcuni conoscenti dei ragazzi, i quali hanno affermato, in relazione alla persona sospettata, che «aveva dei problemi». Se siano problemi di natura economica oppure di altro tipo è, al momento, un altro dei nodi da sciogliere. Intanto la comunità di Gignano attende di conoscere la data del rientro della salma per partecipare ai funerali. Alcuni componenti della famiglia sono tornati in Italia.

 



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