Ora le madri denunciano: noi lo avevamo detto

Posted by Antonio Giampaoli | 2014-11-23 | Commenti: 3 | Letto 987850 volte     Image Sample

 «Avevamo segnalato già molti mesi fa che in quell’asilo avvenivano cose sulle quali occorreva indagare. Ma non è stato fatto nulla». Lo affermano alcune mamme dei bambini che hanno frequentato l’asilo «Cip& Ciop» a Pettino, indignate per quello che è successo e che, a loro dire, si poteva evitare. «Già in occasione di un incontro che facemmo a scuola», dicono, «invitammo la direzione a far collocare delle telecamere per controllare quello che avveniva, dopo che alcuni bambini avevano fatto intravedere qualche sospetto con il loro comportamento». «Ma le nostre invocazioni», aggiungono, «non hanno avuto alcun esito in quanto sottovalutate per via di una malriposta fiducia nei riguardi di quelle maestre. Oggi le risultanze investigative dicono che avevamo ragione». «Ma la cosa che mi infastidisce maggiormente», aggiunge una delle mamme, «è che una di queste maestre indagate fu chiamata da me per accudire privatamente uno dei miei figli a casa. La mia fiducia è stata tradita due volte». Queste madri, insieme ad altre, verranno ascoltate domani mattina in questura per dare altre informazioni agli uomini della squadra Mobile nell’inchiesta che ha portato alla sospensione delle maestre ora indagate per i presunti maltrattamenti. In quell’occasione le mamme riferiranno con dovizia di particolari di quella riunione del 16 aprile scorso. Le tre sospettate (sospese temporaneamente dal lavoro) – Marika Rapele, di Alatri (Frosinone), di 33 anni, Giuliana Colaiuda, di Barano di Tornimparte (33) e Giuliana Colaiuda, di Tornimparte di 36 anni – domattina compariranno davanti al gip in occasione dell’interrogatorio di garanzia, assistite dagli avvocati Ferdinando Paone e Manuela Paone. Le maestre sembrano intenzionate a rispondere alle domande dei magistrati. I fatti contestati sarebbero stati commessi dal 21 luglio al 5 settembre, giorno nel quale furono tolte le telecamere da quell’asilo che è privato ma convenzionato con il Comune e ospita una trentina di bambini. Lo stesso Comune ha fornito la massima collaborazione
- da Il Centro -
 



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