Un campus della scienza all’ex Sercom di Pagliare

Anche il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, la presidente della Camera Laura Boldrini, il premier Matteo Renzi e la responsabile del settore sociale dell'azienda farmaceutica Dompé, Nathalie Dompé, sono a conoscenza della situazione di abbandono e «depressione sociale» del borgo duecentesco di Pagliare di Sassa. Simbolo della considerazione che in generale hanno gli amministratori dei territorio cosiddetti periferici. Piccola frazione aquilana in cui vivono poche decine di famiglie, nel cuore della circoscrizione di Sassa, Pagliare è conosciuta più che altro per la struttura dell’ex-Sercom, il complesso da 22mila metri quadrati che sarebbe dovuto diventare un centro commerciale e che, invece, simboleggia e l’indifferenza delle varie amministrazioni comunali. E dopo anni di proposte e battaglie per capire cosa sarebbe dovuto diventare, nel frattempo la comunità di Pagliare chiede di dare una sterzata all’abbandono, a partire proprio da questa cattedrale nel deserto. Qualcuno ha l’ambizione di farlo diventare il centro di gravità di un progetto più ampio di rilancio del territorio: dalla storia alle tradizioni, dall’economia alla cultura fino ai servizi per persone disabili. Di ciò si è parlato in un convegno, che si è tenuto a «Casetta che non c’è», con una serie di attori del territorio: la ricercatrice del Gran Sasso Science Institute, Cecilia Pasquinelli; la presidente dell’associazione Policentrica onlus, Antonella Marrocchi; il direttore del Dipartimento di Biotecnologie, Edoardo Alesse; Maria Scarsella di Italia Nostr e Dario Verzulli, presidente dell’associazione Autismo Abruzzo onlus. Un progetto già esiste, ora deve raccogliere proposte da esperti dei vari settori in modo da diventare «un vero e proprio programma che crei posti di lavoro, con tanto di copertura finanziaria, con attività sociali e culturali. Un progetto attento ai problemi ambientali e al rilancio economico, in grado di coestistere con la storia di uno dei borghi più caratteristici dell'Appennino. Un progetto che prevede una serie di step illustrati da Scarsella, fra cui la creazione di un campus della conoscenza e dell’università nella new town di Pagliare. Insomma, l’obiettivo è di trasformare l’ex Sercom in un “paese della scienza”, in cui ricavare – tra l’altro – sale convegni e cinematografiche, una farmacia, orti e fattorie didattiche. Un luogo dove poter dare finalmente casa al progetto Ricostruzione sociale per sostenere le persone con disabilità». Come fare? I finanziamenti ci sono, i cittadini che animano il progetto hanno chiesto lumi al «più alto in carica» in Europa, Schulz, il quale in una e-mail ha risposto che «informazioni su appalti pubblici e opportunità di finanziamento europei per questo tipo di progetti sono disponibili al Centro informazioni Europe direct di Teramo». Indicazioni fornite anche al sindaco Massimo Cialente, che ora non ha più alibi. Ma tra il dire e il fare ci vuole la volontà politica.
- da Il Centro -

 



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