La banda delle casseforti ripulisce due villette il giorno della befana

Hanno atteso che i proprietari uscissero di casa e poi sono entrati nelle due villette puntando alla cassaforte. È accaduto il giorno dell’Epifania a San Vittorino, frazione del Comune dell’Aquila, a poche decine di metri dalla strada statale 80. A essere prese di mira le abitazioni di Giovanni Cialone, architetto, ambientalista ed ex assessore al Comune dell’Aquila e di sua figlia. I ladri hanno agito poco dopo le 18. Sicuramente si erano appostati in attesa che i proprietari lasciassero le due villette. Sono poi entrati in azione. Hanno tagliato la rete di recinzione e si sono avviati lungo la strada, una settantina di metri non di più, che porta agli edifici. Per entrare hanno sfondato la finestra del bagno e, da quanto è stato possibile ricostruire, hanno preso degli attrezzi  che hanno poi utilizzato per lo scasso  nel garage delle due villette e si sono diretti verso le due casseforti. Una è stata aperta con un frullino trovato appunto nel garage. Hanno fatto man bassa di tutto ciò che hanno trovato fra cui gioielli che, al di là del valore economico, per i proprietari hanno soprattutto un valore affettivo. L’azione è durata un’ora circa. Cialone infatti, che era uscito di casa intorno alle 18,30, era già di ritorno alle 19,45 e al rientro ha trovato la casa svaligiata. È stato subito richiesto l’intervento degli agenti della Volante della polizia e degli uomini della Scientifica. Le modalità di quanto accaduto fanno pensare a un colpo studiato. Nei giorni precedenti è possibile che i ladri si siano appostati a lungo per osservare le mosse dei proprietari delle villette. I malviventi forse conoscevano anche dove erano posizionate le casseforti, un elemento questo su cui stanno lavorando gli investigatori. Altra ipotesi investigativa è che si tratti di una banda che potrebbe avere una sorta di mappa delle abitazioni sulle quali puntare che vengono messe «sotto controllo» per capire il momento giusto per agire. E non è escluso che facciano affidamento anche su «informatori» in grado, non si sa come, di dare dettagli su come muoversi all’interno delle abitazioni.
 



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