Inquilini del Progetto Case di Assergi in tribunale per bollette e pannelli solari


Si è svolta stamane l'udienza per la causa civile, in seguito all'esposto di sei assegnatari degli alloggi dell'area Case di Assergi, per la questione relativa alle bollette recapitate dall'amministrazione comunale, e per il mancato funzionamento dei pannelli solari. Nell'udienza di oggi sono state ammesse le parti, oltre ad essere state depositate le memorie difensive da parte del Comune dell'Aquila. Il prossimo 11 maggio ci sarà il dibattimento e, presumibilmente, la sentenza. Gli assegnatari sono difesi da Fausto Corti, mentre per il Comune l'avvocato difensore è Domenico de Nardis.
Sei assegnatari del Progetto Case di Assergi, si sono rivolti al giudice affinché il Comune rimoduli la modalità di pagamento delle utenze per gli alloggi. Inoltre, i cittadini sottolineano come il mancato funzionamento dell'impianto a pannelli solari di Assergi abbia fatto lievitare i costi.
I pannelli non sarebbero mai entrati in funzione, mentre, in base a quanto scritto nel capitolo di gara della Protezione Civile che ha commissionato la costruzione degli edifici – avrebbero dovuto soddisfare un fabbisogno di energia pari almeno al 50% di quanto necessario alla produzione dell'acqua sanitaria. Così, nel 2011 un cittadino delle Case di Assergi si accorge del mancato funzionamento dei pannelli: contatta da subito gli uffici comunali e la Manutencoop, il colosso che detiene l'appalto per la manutenzione delle aree Case. Scrive anche una raccomandata, chiedendo come mai non fossero mai stati messi in funzione i pannelli. Nel frattempo, tra il dicembre dello stesso anno e il mese successivo, viene effettuato, con annesso verbale, il collaudo definitivo delle palazzine del progetto Case. Come è noto, da allora i problemi di manutenzione per gli edifici del "miracolo berlusconiano" sono stati innumerevoli, fino al gravissimo episodio della caduta di un balcone, nel settembre scorso. Gli abitanti di Assergi, in questi anni, non hanno mai rinunciato a chiedere risposte al Comune dell'Aquila, che nel frattempo – a scatola semichiusa – aveva ereditato la proprietà delle Case.
La sentenza attesa per maggio potrebbe avere conseguenze gravi per l'ente comunale, e non solo perché creerebbe un precedente importante sulle querelle tra assegnatari e Comune dell'Aquila, ma anche e soprattutto per questioni di finanze dell'ente stesso. Gli assegnatari di Assergi chiedono al giudice che il Comune faccia pagare loro le utenze secondo i reali consumi individuali.


 



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