Centro turistico, personale in bilico - Ad aprile bando per la privatizzazione

Si discute del futuro del Gran Sasso, ma anche del personale. In particolare di quei dipendenti che, con la prevista privatizzazione del Centro turistico, dovranno essere ricollocati. Intanto, gli attuali 30 lavoratori devono ancora prendere tre mensilità di stipendio: il sindaco Cialente, durante il tavolo sindacale che si è svolto ieri in Comune, si è impegnato a disporre il pagamento, la prossima settimana, di due dei tre stipendi arretrati, recuperando la copertura finanziaria di circa 230mila euro tra le risorse della Regione e i fondi per i lavori straordinari. Il prossimo tavolo è previsto venerdì. «La nostra priorità», spiega il segretario provinciale dell’Ugl Giuliana Vespa, «era il pagamento degli stipendi arretrati. Ma c’è ancora molto da discutere, in merito al futuro del Centro turistico e del suo personale. Si continuano a mettere pezze, ma la situazione dell’azienda è al collasso e la stagione invernale è stata purtroppo catastrofica. Il sindaco ci ha assicurato che ad aprile verrà fatto il bando per la privatizzazione, tracciando una serie di ipotesi sul destino degli attuali dipendenti. Se l’Ama riuscirà ad avere la gestione della funivia di Fonte Cerreto, 12 lavoratori potrebbero transitare nell’azienda dei trasporti. Contando alcuni prepensionamenti e coloro che sono già stati spostati in altre municipalizzate, resterebbero da ricollocare 12 persone». Secondo Cialente, potrebbero essere riassunte dal privato che andrà a gestire la stazione sciistica, oppure dalla società che dovrà occuparsi della manutenzione del Progetto Case. «L’Ugl ha ribadito la necessità di andare a costituire un’unica azienda, per risparmiare e razionalizzare anche il personale», ha concluso Vespa, «ma sottolineando che i 12 addetti del Ctgs debbano rimanere nel perimetro delle ex municipalizzate».
- da Il Centro -


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo