Per ill cedimento di un moschettone perde la vita sul Gran Sasso

Tradito da un moschettone che non ha retto bene e che ha fatto precipitare l'escursionista. E’ morto così dopo un volo di circa 35 metri, Gabriele Della Pasqua di 44 anni di Avezzano, impiegato della Telespazio di Avezzano, mentre con altri compagni di avventura tentava di scalare la parte bassa del Monte Camicia, nel tratto del nevaio Gravone che si trova ad 2.300 metri circa d’altezza.
L’uomo insieme ad altri tre amici (di cui due di Avezzano ed uno di Roma) avevano deciso due giorni fa di “attaccare” la vetta del Camicia lato Teramo, una montagna ben conosciuta dal gruppetto che aveva avuto modo nel recente passato di effettuare simili escursioni. L’incidente costata la vita a Gabriele Della Pasqua è avvenuto al primo “salto di roccia” (il tratto di montagna è interessato da una serie di canali ma soprattutto da due salti che superati consentono l’arrivo in vetta). Stando al racconto fatto dai compagni di scalata ai soccorritori giunti subito sul luogo dell’incidente, Della Pasqua era a capo della cordata quando all’improvviso è stato visto cadere verso l’esterno della parete. Neppure le corde di sicurezza sono riuscite ad evitare che l’escursionista precipitasse nel vuoto. Nonostante le difficoltà del caso e lo shock per l’incidente vissuto in prima persona, gli amici di scalata hanno fatto scattare l’allarme. Sul posto sono arrivati i soccorritori del Cnsas (Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico d’Abruzzo) delle stazioni di Teramo, Penne e L’Aquila grazie all’elicottero del 118 fatto decollare dall’aeroporto aquilano di Preturo. Quando il tecnico di elisoccorso Arnaldo Di Crescenzo e il personale medico hanno raggiunto l’escursionista per lui non c’era più nulla da fare. L’uomo è morto sul colpo a causa dei gravi traumi riportati dall’impatto con le pietre ed i massi sottostanti.
La salma dell’escursionista è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre dell’autopsia prima di concedere il nullaosta per i funerali. «E’ stato un incidente- ha detto Di Crescenzo- i quattro escursionisti erano ben equipaggiati, sono convinto che la caduta nel vuoto l’escursionista sia dovuta dall’improvvisa rottura di un appiglio, la dinamica dell’incidente va verso questa direzione».



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