PRESENTATO IL NUOVO TEATRO STABILE ABRUZZESE

Il Teatro Stabile abruzzese è stato riconosciuto per il triennio 2015-2017 come uno dei 19 Tric italiani, i Teatri di rilevante interesse culturale, previsti dal decreto Valore Cultura, la riforma ministeriale che ha riorganizzato e razionalizzato il settore.
Una riforma che divide i teatri in due categorie - quelli di "interesse nazionale" e quelli, di "rilevante interesse culturale" - e che introduce anche nuovi meccanismi di accesso ai fondi pubblici.
Per quanto riguarda i primi, gli enti locali dovranno dare il 100% di quello che dà il Ministero attraverso il Fondo unico per lo spettacolo; per i secondi, la percentuale scende al 40%. I Tric, pertanto, saranno dei teatri pubblici con meno oneri dei teatri nazionali, legati al territorio e con riconosciuto valore culturale.
Proprio per acquisire i requisiti e gli standard richiesti dal ministero, il Tsa ha inglobato il teatro di innovazione L'Uovo - fondato nel 1978 da Antonio Massena, Maria Cristina Giambruno e Totò Centofanti - che comunque continuerà a operare all'interno del nuovo ente con il proprio logo, le proprie attività e i propri spettacoli (e anche i propri dipendenti).
"L'Uovo porterà in dote al Tsa" ha affermato il presidente Rinaldo Tordera "un patrimonio di esperienza straordinario, fatto da oltre 7mila repliche e da un milione e 200mila spettatori. E porterà anche il nuovo teatro S. Filippo, la cui ristrutturazione terminerà, si spera, entro l'anno".
"Questa riforma è figlia della crisi che in questi anni, attraverso tagli costanti e calo dei finanziamenti, ha penalizzato il sistema culturale italiano" ha spiegato il direttore artistico del Tsa Alessandro D'Alatri "ma è anche uno stimolo importante, perché riposiziona il concetto di teatro stabile ricollocandolo nella sua dimensione autentica, quella regionale, fatta anzitutto di interazione con il territorio. Cosa che in questi anni si era persa, non solo in Abruzzo ma in tutta Italia. Questo progetto" ha proseguito D'Alatri "è anche una scommessa perché una programmazione di durata triennale fatta con le risorse a disposizione e legata al lavoro che faremo con le realtà culturali locali, la maggior parte delle quali devo ancora incontrare, è sicuramente una bella sfida. Devo dire che l'Abruzzo è stato una grande sorpresa perché ho riscontrato una grande ricchezza e vivacità culturale, fatta da tante piccole perle ancora sconosciute".
Il regista ha annunciato che la riforma passerà anche attraverso il potenziamento e l'arricchimento del sito web e dei profili social, ogni settimana verranno caricati video girati dagli allievi del Centro sperimentale di cinematografia sulle attività del Tsa.
"Abbiamo ottenuto un risultato importante" ha dichiarato il presidente del Tsa Ezio Rainaldi "che ci permette di portare nella serie A dei teatri italiani. Questo riconoscimento deve essere solo l'inizio di una ripresa in cui il Tsa sia realmente un teatro regionale".




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