Mara Quaianni: "Campo Imperatore deve divenire un fiore all’occhiello del comprensorio aquilano

Il rilancio del turismo aquilano si chiama, ancora una volta, Gran Sasso e, dunque, Parco. E solo attraverso la valorizzazione del primo e una innovativa gestione del secondo, si potrà cogliere l’occasione. "Con la definizione del consiglio direttivo del Parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, auspico che sia approvato in tempi brevi il piano del Parco". Lo afferma il presidente provinciale della Federalberghi, Mara Quaianni. "Il piano costituisce il perno fondamentale della gestione del Parco, in funzione dell’attuazione e tutela dell’interesse pubblico naturalistico e dell’incoming turistico». «Penso all’adeguamento delle infrastrutture, come ad esempio gli impianti sciistici di Campo Imperatore, che deve divenire un fiore all’occhiello del comprensorio aquilano, ma che hanno bisogno di interventi urgenti di ammodernamento. In tal senso, se ad esempio l’impianto delle Fontari non viene adeguato e reso perfettamente funzionante è a concreto rischio la prossima stagione turistica e con essa il futuro di tante attività che oggi, a stenti, sopravvivono in attesa di piani reali di sviluppo dell’area. Chiedo che venga attivato un tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali legati al Parco, cioè enti locali, Regioni e operatori economici, e lo stesso Ente Parco per definire insieme le linee strategiche di sviluppo dell’area protetta che abbraccia nel suo perimetro 44 Comuni dislocati in tre Regioni diverse (Abruzzo, Marche e Lazio). Ribadisco che senza l’approvazione del piano e senza interventi urgenti sulla stazione di Campo Imperatore – conclude Mara Quaianni – si rischia di compromettere la valorizzazione dei territori e di conseguenza metteremmo a rischio l’attività di molti operatori turistici e artigiani che lavorano, già con enormi sacrifici, nel Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga con evidenti ricadute negative, anche in termini sociali".

 



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