Tampona i carabinieri con la patente sospesa, finge di essere il gemello

 Tampona la macchina dei carabinieri all’uscita dell’autostrada e dichiara di essere il fratello gemello. Scoperto dagli agenti della polizia Stradale, cui è stata affidata l’inchiesta, viene denunciato per aver fornito false generalità. Protagonista della singolare vicenda è il consigliere comunale dell’Aquila, esponente del partito Socialista, Gianni Padovani. Intorno alle 15 di due giorni fa, Padovani ha tamponato all’Aquila la macchina di servizio della Compagnia dei carabinieri di Tagliacozzo. A bordo c’era il capitano Edoardo Commandè che era diretto al comando provinciale. L’auto di Padovani è finita contro quella dei militari che, una volta scesi, hanno detto che erano carabinieri. Padovani è sceso dalla sua auto e si è presentato con il nome di Agostino. Avrebbe finto, dunque, di essere il fratello gemello. I militari si sono subito insospettiti dal suo fare agitato e dal fatto che continuava a intrattenersi al telefono, così gli hanno chiesto spiegazioni, visto che si trattava solo di un tamponamento. Quando gli hanno chiesto i documenti per accertarsi della sua identità, il consigliere comunale ha dichiarato di averli dimenticati a casa. Sul posto è stata richiesta una pattuglia della polizia Stradale, affinché procedesse con i rilievi. Gli agenti hanno controllato sul loro sistema informatico l’identità di Padovani e la proprietà dell’auto ed è risultato che si trattava di Gianni Padovani e non di Agostino. Fatta luce sulla vicenda, Padovani ha dichiarato di essere consigliere comunale all’Aquila. Dai controlli è emerso che la sua patente era stata sospesa e quindi non avrebbe potuto essere alla guida di un’auto. È per questo che gli agenti della Stradale lo hanno denunciato perché alla guida con la patente sospesa e anche per aver fornito generalità false. Non appena si è diffusa la notizia anche sui social network, decine sono stati i commenti rimbalzati da una bacheca all’altra. Padovani è molto conosciuto perché da anni lavora in uno dei patronati più conosciuti della città. È noto non solo all’Aquila ma anche nella Valle Subequana, dove ambisce a candidarsi come sindaco nel Comune di Castelvecchio Subequo, di cui è originario. «Giovane, determinato, sincero» è infine lo slogan che ha scelto nella campagna elettorale che ha affrontato, in occasione delle ultime elezioni regionali. LA NOTA DI PADOVANI. Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche una replica da parte di Padovani. «Con riferimento all’articolo e alle notizie apparse sui siti web», scrive in una nota, «mi corre l’obbligo precisare che, nella fattispecie, non si tratta di false attestazioni sulla mia identità (Gianni), atteso che il nome (Agostino) di mio fratello gemello è venuto fuori solo in occasione della domanda sulla proprietà del veicolo da me condotto. In sostanza, come avrò modo di chiarire nelle sedi opportune, si è trattato solo di uno spiacevole equivoco. Pertanto tutto ciò che riguarda altri fatti e circostanze sono mere illazioni».

- da Il Centro -


Finge di essere il gemello
 



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