Fanfare e cori uniscono Abruzzo e Lazio, anche Assergi nel programma

 Indirizzare l’attenzione dei partecipanti dell’88ª Adunata nazionale sulla violenza di genere. La proposta viene da Antonello Bernardi, medico dirigente dell’Asl e consigliere comunale, tenente medico in congedo della Compagnia controcarri Julia di Cavazzo Carnico (Udine). La sua ipotesi è contenuta in una lettera aperta indirizzata al Comitato organizzatore, all’Associazione nazionale alpini e inviata per conoscenza alla presidente della Camera, al presidente della Regione, della Provincia dell’Aquila, al sindaco e al Centro antiviolenza L’Aquila. «L’adunata non è una parata militare, ma un momento di incontro, di condivisione, di memoria, di festa e comunione tra la città ospitante e un Corpo la cui storia è da sempre simbolo di unione, solidarietà e impegno civile», scrive Bernardi.di Nino Motta w L’AQUILA Non tutti gli abruzzesi hanno la possibilità di partecipare alla sfilata che si terrà all’Aquila domenica 17 maggio. Ma a coinvolgere la popolazione di centri lontani dal capoluogo abruzzese nel clima di festa che caratterizza le adunate delle penne nere, ci penseranno i Cori e le Fanfare, che tramandano i canti e le musiche della tradizione alpina. I Cori dell’Ana (Associazione nazionale alpini) sono circa 140. Le Fanfare sezionali o di gruppo 60. Nei tre giorni della manifestazione sono pevisti centinaia di concerti. I paesi fuori dall’Aquila, in cui si esibiranno i Cori, saranno: Camarda, Paganica, San Demetrio ne’ Vestini, Barisciano, Luco dei Marsi, Isola del Gran Sasso, Fossa, Borgorose, Tagliacozzo, Antrodoco, Sulmona, Leonessa. Questi i paesi in cui si esibiranno le Fanfare: Assergi, Celano, Paganica, Castel di Ieri, Barisciano, Sulmona, Amatrice, Preturo, San Demetrio ne’ Vestini. «Cori e Fanfare», spiegano i due consiglieri sezionali, Costanzo Marcanio, di Celano, e Rinaldo Mauro Di Matteo, di Teramo, «verranno ospitati in strutture messe a disposizione del Comuni interessati. E le loro esibizioni, che potranno essere accompagnate da altre manifestazioni, avranno sicuramente grande successo». E non potrebbe essere diversamente, data l’enorme popolarità dei canti della tradizione alpina. Se tante persone potranno assistere a queste esibizioni, lo devono innanzitutto ai gruppi alpini e ai Comuni che hanno messo a disposizione degli ospiti palestre e altri locali, dotandoli di adeguati servizi. Stupisce che in città importanti, come ad esempio Avezzano, non sia prevista alcuna esibizione, privando così la popolazione di uno spettacolo straordinario. Perché ciò è avvenuto? Mancavano i soldi per il vitto e l’alloggio? Se non c’erano soldi, bastava far saltare qualche passerella per il centenario del terremoto. Le esibizioni si terranno il 15 e il 16 maggio. Domenica 17, sia i Cori che le Fanfare si tresferiranno all’Aquila, dove si terrà la sfilata. E le Fanfare sfileranno alla testa delle Sezioni. Chi volesse raggiungere L’Aquila da Sulmona, Rieti e altri paesi dell’Aquilano, come Sassa e San Demetrio, può servirsi di treni speciali. È previsto inoltre l’arrivo di 2mila pullman e circa 20mila auto. In caso di code sull’autostrada, saranno attivate altre due uscite: una ad Assergi e l’altra a Tornimparte. In occasione dell’adunata, il personale della Strada dei Parchi in servizio sui tratti abruzzesi di A24 e A25 verrà potenziato, mentre a disciplinare il traffico provvederanno la polizia Stradale e la polizia locale dell’Aquila, agli ordine del tenente colonnello, Lucio Di Berardino.

 



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