Una festa medioevale nel borgo di Stiffe

 Continuano le iniziative organizzate dalla società che gestisce le Grotte di Stiffe. Il 25 aprile, a partire dalle 10, negli spazi adiacenti l’area pic nic, nella splendida cornice del borgo di Stiffe, ci sarà la rievocazione di una festa in perfetto stile medioevale, con l’allestimento di un campo a tema: tiro con l’arco e balestra, artigiani, falconieri, giocolieri, mangiafuoco, serpenti, figuranti e musici. «L’appuntamento annuale con la festa medioevale», si legge in una nota, «è diventato ormai un riferimento per gli operatori turistici dell’intera regione e non solo, un’occasione per animare la curiosità per le bellezze naturali del territorio e il fascino per la conoscenza delle radici storiche del divertimento. I tornei e le giostre, infatti, si diffusero in tutta Europa a partire dal XII secolo e assunsero sempre maggiore importanza, divenendo assai fastosi e spettacolari. I tornei nacquero per l’allenamento fisico e militare dei nobili nei periodi invernali. L’occupazione principale dei nobili nel Medioevo erano le campagne militari, che si tenevano, tranne rari casi, nei mesi caldi: in quelli freddi gli eserciti venivano sciolti e per alcuni periodi il freddo impediva anche di occuparsi della caccia. Ciò causava un indebolimento del fisico e dei riflessi e la soluzione venne trovata nell’organizzare battaglie simulate». «Originariamente», prosegue la nota, «prevedevano battaglie con alto rischio di morte, ma nel XIII secolo si diffuse l’uso di utilizzare lance spuntate e spade senza punta né taglio. I tornei si svolsero ancora fino al XVII secolo, ma la Chiesa e le monarchie ne limitarono nel tempo gli aspetti più sanguinosi, esaltandone l’aspetto prettamente sportivo e cavalleresco. L’organizzazione degli eventi divenne sempre più rituale e sontuosa, codificata da un complesso cerimoniale. Le armature dei cavalieri divennero sempre più ricche e personalizzate con bardature e colori sgargianti. Tutto era un pretesto per festeggiare: si festeggiavano le vittorie dei sovrani, l’elezione di un pontefice, l’arrivo di personaggi di gran conto e le nozze. Principi, artisti, letterati si applicavano a organizzare queste feste; addirittura lo stesso Leonardo da Vinci fu costretto a ideare macchine per cortei nuziali o celebrativi, a disegnare costumi, a organizzare fuochi d’artificio, e per queste occasioni gli artisti scrivevano versi d’occasione. A volte le piazze si trasformavano in circo o in terreno di caccia»
VI RIPROPONIAMO ALCUNE SCENE DELLA RIEVOCAZIONE MEDIOEVALE DI ASSERGI (1995):


 



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