Ancora in vigore l’ordinanza che vieta di usare l’acqua per orti e prati

C’è forte preoccupazione fra gli agricoltori della bassa valle dell’Aterno (zona Paganica -Onna) perché non è stata ancora revocata l’ordinanza del sindaco Cialente emessa lo scorso anno che a causa del rischio salmonella ha bloccato l’irrigazione di prati e orti. La Onna Onlus con una lettera è tornata a sollecitare la revoca dell’ordinanza visto che secondo la Asl il rischio salmonella per adesso è rientrato. «Con lettera dello scorso 6 marzo» scrive Onna Onlus a Cialente «le chiedemmo quali prospettive vi fossero riguardo alla campagna irrigua per la corrente stagione. Ci fu detto che lo stallo dipendeva dalla Asl che non chiariva ancora se c’era pericolo o no. Abbiamo dunque scritto alla Asl che ci ha risposto il 3 aprile con copia anche a Lei indirizzata. Non intendiamo entrare nel merito della risposta della Asl i cui contenuti, riteniamo, saranno da Lei valutati attentamente. Evidenziamo comunque che detta lettera parrebbe concludere un "ciclo di consultazioni" che hanno prodotto l'evidenziazione di una serie di interventi operativi da effettuare "sul campo". Nonostante ciò, ad oggi, le restanti competenti Autorità sanitarie preposte alla salute pubblica, sembra non abbiano assunto iniziativa alcuna, neanche ribadendo, a maggior chiarezza, il permanere dell'ordinanza emanata lo scorso anno, certificando così la perdita di un ulteriore prezioso anno ai fini della soluzione del problema.Siamo dunque alla fine di aprile e sempre più consistente appare il rischio che anche questa stagione venga sacrificata dalle non decisioni e dalla insensibilità rispetto ad una questione che per il nostro territorio rappresenta un fattore economico e sociale di grandissima rilevanza. Non intendiamo difendere solo il lavoro delle nostre Aziende agricole che, immaginiamo, dovrebbero essere tutelate anche dalle rispettive Organizzazioni di Categoria; ci riferiamo in modo particolare alla miriade di famiglie che da sempre coltivano i propri orti contribuendo ad arricchire una importante microeconomia sostenendo, nel contempo e in maniera determinante, l'economia famigliare.Lo scorso anno tutto questo è stato mortificato rendendo, tra l'altro inutile, il lavoro impiegato e le risorse spese; speriamo che quest'anno la stagione ortofrutticola e, di conseguenza, l'economia delle nostre famiglie non venga ancora una volta sacrificata e compromessa».

 



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