Concerto ad alta quota per i 50 anni del Franchetti

 Un concerto a 2.433 metri di altitudine, fra le pareti del Corno grande e quelle del Corno piccolo, per festeggiare i 50 anni dall’inaugurazione del rifugio più frequentato del Gran Sasso: il «Carlo Franchetti».
 Il primo agosto saranno le rocce della montagna più alta dell’Appennino a fare da cassa di risonanza agli ottoni dell’Aquila Horn quartett dell’Istituzione sinfonica abruzzese, che saliranno fin sullo sperone roccioso - su cui la sezione romana del Cai costruì il rifugio fra il 1950 e il 1960 - per regalare ai montanari e appassionati di musica un concerto particolare. Un’idea nata «per caso per festeggiare il mezzo secolo del Franchetti», spiega il gestore del rifugio, Luca Mazzoleni, che coinvolge oltre all’Isa, anche l’associazione «L’Aquila per la vita», impegnata da anni nell’assistenza domiciliare oncologica.
 «L’iniziativa è dedicata a tutti coloro che avranno il piacere e la pazienza di arrivare fino al rifugio, anche a chi non è necessariamente un montanaro», aggiunge Mazzoleni, che ha lavorato alla realizzazione del concerto in alta quota insieme al direttore artistico dell’Isa, Vittorio Antonellini, a Giampiero Porzio, medico dell’Aquila per la vita, e a Felice Flati del Cai L’Aquila.
 Un’idea da subito accolta dall’Isa nonostante le difficoltà. «Spostare tutta l’orchestra sopra al Gran Sasso non era possibile a causa delle difficoltà organizzative», chiarisce Antonellini, «per questo abbiamo pensato a un’esibizione dell’Horn quartett, che ben si adatta all’alta quota».
 C’è da augurarsi, ora, che i quattro musicisti - Alessandro Monticelli, Angelo Maria Orsini, Luca Di Francesco e Vittorio Sette - abbiano gambe allenate e fiato buono per percorrere la strada che dalla seggiovia della Madonnina porta fino al piazzale antistante il rifugio, dove il quartetto si esibirà alle 11.30 davanti a una platea anche di turisti tedeschi e francesi.
 Ampio il repertorio, che spazierà dalla musica classica alla canzone napoletana su brani di Rossini, Weber, Rein, Haydn, De Marzi, Orsini, Denza, De Curtis, Gershwin e Bizet. Canterà il tenore aquilano Alberto Martinelli. Al termine del concerto sarà offerto agli spettatori un pranzo a base di carni nostrane e polenta, il piatto amato dai montanari.



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